Il PPD ticinese per voce del suo presidente Fiorenzo Dadò ha reso noto giovedì in una conferenza stampa che si impegnerà per permettere ai cittadini elvetici di votare sulla normativa di attuazione approvata dall'Assemblea federale nel dicembre scorso, "allineandosi" così al referendum lanciato dall’ex granconsigliere Nenad Stojanovic contro la legge d’applicazione dell’iniziativa contro l'immigrazione di massa.
Il partito infatti prevede di raccogliere le firme per il referendum promosso dall'ex granconsigliere socialista ticinese, mentre il gruppo PPD in Gran Consiglio presenterà nella sessione del 14 febbraio una domanda di referendum dei cantoni, affinché – in caso di voto favorevole dei deputati ticinesi – si possa chiedere a Ufficio presidenziale e Governo di attivarsi presso gli altri cantoni allo scopo di raggiungere il quorum di cantoni necessario (8) per la richiesta di sottoporre al voto popolare una legge federale.
Il PPD e il suo gruppo parlamentare ritengono che tale modifica di legge, che produrrebbe soltanto un “inefficiente mostro burocratico”, non rispecchi spirito e contenuti dell’articolo, non rispettando così la volontà popolare espressa nel 2014. In conclusiione i popolari-democratici ticinesi segnalano che la "democrazia diretta su cui si fonda la Svizzera possa essere preservata" unicamente se la volontà popolare è concretamente rispettata e applicata".
EnCa
RG 12.30 del 02.02.2017 - Il servizio di Sharon Bernardi
RSI Info 02.02.2017, 13:31
Contenuto audio
RG 12.30 del 02.02.2017 - Fiorenzo Dadò, presidente del PPD ticinese, intervistato da Agata Galfetti
RSI Info 02.02.2017, 13:33
Contenuto audio
DAL QUOT:
PPD e nove febbraio, le reazioni
Il Quotidiano 02.02.2017, 20:00