Ticino e Grigioni

A2-A13, incontro tra DT e USTRA

La riunione chiarificatrice dovrebbe tenersi giovedì. È la principale novità dell’incontro tra Governo e deputazione ticinese a Berna

  • 28 agosto 2019, 20:01
  • 22 novembre, 21:18
01:46

CSI 18.00 del 28.08.2019 - Il servizio di Luigi Frasa

RSI Info 28.08.2019, 19:34

  • ©Ti-Press
Di: CSI/dielle 

L’ultimo incontro prima del rinnovo delle Camere federali. È quello andato in scena oggi (mercoledì) tra Governo e deputazione ticinese a Bellinzona. Un incontro interlocutorio in quanto i dossier più scottanti al momento sono fermi. Si è quindi trattato di fare un bilancio di un quadriennio di collaborazione a difesa degli interessi territoriali al di là degli steccati ideologici.

La principale novità emersa riguarda il dossier A2-A13, per il quale – dopo le incomprensioni sul nuovo bando di concorso del progetto tra Dipartimento del territorio e Ufficio federale delle strade – domani (giovedì) dovrebbe tenersi un incontro chiarificatore tra le parti.

In assenza di grossi temi di interesse per il Ticino nella prossima sessione autunnale a Berna, dal 9 al 27 settembre, si è poi accennato ai temi caldi riguardanti in particolare la vicina Italia. Sia per la questione accordo fiscale sia per i debiti di Campione tutto è però congelato in attesa di un nuovo governo italiano.

Vitta: “Ottima l’intesa con la deputazione”

Sui rapporti tra Governo e deputazione sembra invece regnare il sereno: “Quando c’è stato bisogno di avere la deputazione con noi per fare gioco di squadra su delle possibili rivendicazioni ticinesi – ha spiegato ai microfoni della RSI il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta – è sempre funzionato tutto al meglio. I rapporti, improntati alla collaborazione, sono sempre stati buoni e pure i regolari incontri hanno aiutato lo scambio continuo di informazioni”

Una dichiarazione che fa il paio con quella del presidente della deputazione Marco Chiesa: “Noi rappresentiamo tutti, da sinistra a destra, delle posizioni politiche che cerchiamo di portare avanti all’interno del Consiglio nazionale. È però altrettanto vero che c’è un interesse superiore che è quello del nostro cantone e credo che quando ci sono delle necessità dobbiamo rispondere presente perché siamo eletti dai ticinesi.”

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