Un 39enne kosovaro domiciliato nel Luganese è stato condannato oggi, venerdì, dalla Corte delle Assise Criminali riunita a Mendrisio a tre anni e otto mesi di carcere – tutti da espiare - per aver abusato dell’allora moglie oltre ad averla percossa e segretata in casa. L’uomo è stato giudicato colpevole di violenza carnale, sequestro di persona, coazione e anche di violazione al dovere di assistenza o educazione. L’imputato è stato anche giudicato per episodi di violenza, fisica e psicologica, ai danne delle sue figlie.
L'uomo ha continuato a respingere gli addebiti, senza però riuscire a spiegare perché, secondo lui, l’ex moglie e la figlia maggiore mentirebbero descrivendo il clima di terrore domestico al quale dovevano sottostare. Era indagato a piede libero, ma insieme alla sentenza il giudice Amos Pagnamenta ne ha ordinato la carcerazione immediata, per scongiurare pericoli di fuga e recidiva.