Il caso del 48enne italiano riconosciuto colpevole d'aver abusato per oltre un anno di un 14enne per un totale di 147 casi accertati è approdato di fronte alla Corte di appello e di revisione penale. In primo grado era stato condannato a 7 anni e 10 mesi di detenzione. La pubblica accusa ha chiesto un aumento di pena a 9 anni, la difesa di diminuirla a poco meno di 6.
L’imputato, per sua stessa ammissione, è un uomo che ha abusato della fiducia di un ragazzino, conosciuto attraverso un club sportivo. Con collaudati stratagemmi, come regali costosi, chiacchiere, vacanze, disponibilità finanziaria, ha costruito attorno a lui e a sua madre una rete fittissima, tanto da soffocarne ogni reazione.
Per l’accusa, il 48enne ha esercitato coazione sessuale ripetuta, così come ripetuti sono stati gli atti sessuali, nonché la somministrazione in quattro casi di una sostanza pericolosa: un sonnifero usato per abbatterne ogni residua resistenza. Atti che, è stato detto in aula a Locarno dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, equivalgono alla violenza carnale. Nella sua requisitoria ha chiesto nuovamente, come nel primo processo, 9 anni di carcere per l'uomo.
La sentenza di primo grado è stata impugnata anche dalla difesa, in quanto l'uomo, che ammette tutti gli altri 146 atti, contesta uno degli episodi più gravi, quello di sodomia, compiuto durante un soggiorno all'estero. La difesa ha chiesto che la pena venga attenuata a 5 anni e 10 mesi.
In aula l'avvocato di parte civile ha ricordato lo sforzo doloroso e onesto compiuto dalla vittima nel ricostruire tutta la vicenda, meritando di essere creduta. La sentenza sarà resa nota alle parti nelle prossime settimane.
CSI/Bleff
CSI 18.00 del 6.02.18 - Il servizio di Daniela Giannini
RSI Info 06.02.2018, 19:57
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