“Il contesto era drammatico”, così Paolo Beltraminelli ha spiegato come si è giunti al mandato concesso all’Argo 1 SA, sottolineando che la vicenda si è delineata nel quadro di una situazione motivata dall’urgenza. Il ministro PPD ha ammesso che tra i motivi che hanno portato a siglare un accordo con la ditta vi sono l’economicità delle tariffe proposte (35 CHF/ora + IVA, 13 in meno della società attiva in precedenza) e il fatto che tra le persone di riferimento vi fosse un responsabile di Argo 1 SA con cui i funzionari cantonali avevano lavorato bene in precedenza. E, ha ribadito, nessun collaboratore cantonale è indagato dalle autorità.
Beltraminelli ha ricordato come si sia “operato sempre in una condizione di estrema provvisorietà per ciò che riguarda la reperibilità di alloggi per richiedenti l’asilo dopo l’aggravamento della crisi dei migranti. Pochi comuni hanno dato disponibilità di spazi utili e sempre per periodi relativamente limitati”. Il mandato ad attribuzione diretta (valido per la sicurezza come per altri ambiti come pulizia, cucina, eccetera) da 3'391'000 franchi era quindi la risposta a una condizione di grande precarietà dopo l’aumento delle richieste dal 2014 in avanti.
Le problematiche logistiche sono state la spina nel fianco dal profilo organizzativo, tanto che si sono aperte (e chiuse) svariate strutture d’accoglienza in varie località del cantone. “È d’altronde vero”, ha sottolineato Paolo Beltraminelli, “che tutti i comuni dove Argo 1 SA ha operato si sono detti soddisfatti”. Resta il fatto, ha spiegato il ministro PPD, che i collaboratori del Dipartimento Sanità e Socialità (DSS) sono sempre stati “confrontati a momenti difficili per reperire gli spazi adeguati per i richiedenti l’asilo”.
L’ingegnere luganese ha segnalato che dal punto di vista formale, “l’assenza di una risoluzione sul contesto d'emergenza e provvisorietà" da parte di tutto il Consiglio di Stato non ha permesso di definire al meglio le dinamiche della situazione. Il mandato, siglato dallo stesso Paolo Beltraminelli, è stato rinnovato tacitamente, senza passare appunto dal Governo. Lo stesso capo del DSS ha del resto detto che la ditta che si occupa ora della sicurezza a Camorino incassa 52,80 franchi/ora + IVA.
Giorgio Galusero (PLR), che ha firmato l’interpellanza sulla vicenda Argo 1 SA, si è detto deluso dal fatto che Beltraminelli non si sia assunto nessuna responsabilità per aver firmato un contratto di appena 35 franchi l’ora +IVA. Inoltre non si è assunto la responsabilità di aver presentato il tutto ai colleghi e di non aver previsto un bando di concorso, auspicabile calcolando quanto si è speso in merito nel corso degli anni. Infine, Galusero si è chiesto perché non si sia fatta la necessaria verifica a monte in merito a situazioni come queste legate alle ditte di sicurezza, “che devono essere controllate continuamente e alle quali non si devono dare autorizzazioni a cuor leggero”.
EnCa