Ticino e Grigioni

Auto, inizio anno problematico

Oltre agli effetti di pandemia e penuria di microchip, in Vallese hanno abolito gli incentivi per le ibride plug-in - Bonfanti: "Normalità in seconda metà 2022"

  • 13 gennaio 2022, 11:25
  • 20 novembre, 18:51
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RG 09.00 del 13.01.2022 - Il servizio di Lucia Mottini

RSI Info 13.01.2022, 10:12

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Di: Enrico Campioni 

Il settore dell’auto su scala globale, nazionale e regionale - già frenato dalle ricadute del Covid-19 da quasi due anni - sta soffrendo particolarmente in questo primo scorcio di 2022.

Infatti, come se non bastassero gli effetti della pandemia – che influenza ovunque negativamente assemblaggio, logistica e altri ambiti del settore – e della penuria di semiconduttori, fattori che comportano forti ritardi nelle consegne di veicoli nuovi, uno studio commissionato dal canton Vallese ha evidenziato che le vetture ibride plug-in (ossia con la presa per la ricarica del propulsore elettrico) consumano - in condizioni reali - fino al 230% in più rispetto a quanto segnalato dai costruttori. La ricerca voluta dalle autorità di Sion ha spinto il cantone ad abolire, con effetto dal 1° gennaio 2022, gli incentivi destinati a questo specifico genere di veicoli.

Il parere dei concessionari con Roberto Bonfanti, presidente UPSA Ticino

In merito alle consegne dai tempi dilatati notevolmente – si parla di attese anche di oltre otto-nove mesi per alcuni modelli o varianti – il presidente dell’UPSA sezione Ticino, Roberto Bonfanti spiega che “il mercato negli ultimi mesi ha rallentato e si sta continuando con tale rallentamento. Ciò è dovuto appunto a una diminuzione delle forniture stesse di veicoli. La situazione non si è ancora normalizzata”, rimarca Bonfanti, “e prevediamo che comunque in questo trimestre e sicuramente fino a circa metà anno” l’andamento delle consegne rimarrà ancora frenato, per poi tornare alla normalità “nella seconda parte” del 2022.

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Consegne rallentate e ibride plug-in, il parere di Roberto Bonfanti (UPSA)

RSI Info 13.01.2022, 12:13

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A proposito dell’impatto che potrebbe avere un ritiro degli incentivi alle ibride anche in Ticino, Bonfanti precisa: “È chiaro che a dipendenza di quello che è il test effettuato sul veicolo, cambia sicuramente il risultato delle emissioni e dei consumi”. Secondo il presidente cantonale dell’Unione professionale svizzera dell’automobile, “il nuovo ciclo di misurazione dei consumi WLTP dà un risultato” che è molto più vicino alla realtà rispetto alle valutazioni precedenti.

Ma è anche ovvio “che a seconda del percorso utilizzato per compiere il test” il risultato cambi e veda avvantaggiate o svantaggiate determinate motorizzazioni rispetto ad altre. In merito alla situazione in Ticino Roberto Bonfanti sottolinea che la tassa di circolazione viene calcolata sulla base di “determinati parametri” e l’ecoincentivo è concesso “a seconda dei valori delle emissioni di CO2: sotto questo aspetto”, in Ticino, non dovremmo avere le stesse problematiche evidenziate in Vallese.

La precisazione di Auto-Suisse e l'invito di ATA ad abolire gli incentivi

Ai microfoni di RTS il presidente dell'ente mantello degli importatori di autoveicoli Auto-Suisse, François Launaz, ha detto che gli incentivi all'acquisto di vetture ibride plug-in vanno mantenuti inalterati poiché ritiene che basti utilizzarle correttamente. "Chi carica l'auto a casa e poi va al lavoro dove può pure caricare la batteria, la userà in modalità elettrica e in questo frangente la vettura non consuma assolutamente niente. Bisogna ricaricare le batterie poiché - in caso contrario - si viaggia a benzina e i valori di consumo non sono buoni".

Va detto che già nel febbraio 2021 l'ATA (Associazione Traffico e Ambiente) aveva chiesto l'abolizione delle sovvenzioni proprio per le ibride plug-in, argomentando la richiesta con il fatto che questo genere di veicoli non emettono meno CO2 delle auto con un motore termico e i loro consumi, di fatto, sono spesso notevolmente superiori a quelli dichiarati.

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Auto ibride nel mirino

Telegiornale 13.01.2022, 13:30

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