Ticino e Grigioni

Avegno: il figlio non è punibile

Consegnata la perizia psichiatrica sul 21enne che in aprile uccise la madre. Il giovane ha ammesso i fatti

  • 6 settembre 2022, 18:30
  • 20 novembre, 15:07
Il corpo era stato rinvenuto l'11 aprile

Il corpo era stato rinvenuto l'11 aprile

  • rescue media
Di: Francesco Lepori 

Un disturbo psicotico acuto, dovuto probabilmente a una malattia soggiacente. Il perito psichiatrico definisce così lo stato in cui si trovava il 21enne quando, nella notte tra il 10 e l’11 aprile scorsi, uccise la madre nella loro abitazione di Avegno.

Nessuna lite tra i due, o qualsivoglia movente preciso. A spingere il giovane fu una somma di cose, da ricondurre appunto al suo scompenso psichico. Uno scompenso – spiega il dottor Carlo Calanchini – talmente forte da renderlo totalmente incapace, in quel momento, di valutare il carattere illecito dei propri atti, e di agire secondo tale valutazione.

L’imputato non è dunque punibile. Sul suo caso si esprimerà il Tribunale penale, come impone la procedura, ma solo per decidere quale misura terapeutica adottare. Misura che – indica il rapporto, appena trasmesso alle parti – almeno inizialmente dovrebbe consistere in un trattamento stazionario all’interno di una struttura chiusa.

Il 21enne – altra novità emersa martedì – ha ammesso di essere l’autore del delitto. Colse la vittima nel sonno, colpendola ripetutamente alla testa (con più oggetti) e alla schiena (con un coltello preso dalla cucina). Il tutto dopo avere assunto della cannabis.

Il giovane, difeso da Maria Galliani, si trova sempre in carcere. Alla fine di luglio è stato trasferito dalla Farera alla Stampa, in regime di espiazione anticipata della pena.

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Uccise la madre ad Avegno: non è punibile

Il Quotidiano 06.09.2022, 21:00

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