La cronaca sportiva venerdì sera ha registrato la consegna del titolo di campione svizzero di hockey allo Zurigo, ma ai danni dei padroni di casa del Lugano. E sugli spalti è andata in scena una vera e propria festa dello sport. Almeno fino a pochi secondi dalla fine, quando i giochi - con il Lugano sotto di due gol - erano ormai fatti. In quel momento alcuni bengala sono finiti nella curva adiacente a quella degli ospiti, creando momenti di apprensione.
“Mia figlia – racconta una mamma - si trovava in Curva lago, come sempre. E al lancio dei fumogeni e delle torce, una l’ha sfiorata. Ha preso in braccio il fratellino di un amico e sono corsi verso l’uscita, cadendo ripetutamente. Poi ha avuto una crisi respiratoria ed è stata soccorsa dalla Croce Verde. Una delle sue amiche è invece stata colta da un attacco di panico ed ha pianto per un’ora, mentre l’operatrice dell’ambulanza la rincuorava e la medicava. Inoltre c’erano diversi bambini in lacrime, a causa del forte spavento”.
Questa la testimonianza di una signora, una delle tante apparse sui social media che hanno descritto quanto andato in scena nella Curva Lago raggiunta, secondo testimoni oculari, da quattro o cinque ragazzi - sembra ci fosse anche una ragazza tra loro -, supporter del Lugano con il volto coperto da un passamontagna, che hanno lanciato i fumogeni nel settore dei tifosi dei Lions. Questi a loro volta li hanno poi ributtati indietro. Dove però - appunto - si trovavano famiglie e bambini.
Decio Cavallini, capo della gendarmeria della polizia cantonale, ritiene più preoccupante la situazione che si è venuta a creare all'interno della Resega: “Quando lanci delle torce, che emanano un calore fortissimo, se colpisci qualcuno puoi creare dei ferimenti”.
Ma come sono stati introdotti i fumogeni in pista, visti i controlli all’entrata? “Purtroppo questi oggetti sono molto piccoli. Ed è difficile trovarli, anche per chi fa una perquisizione. Per esempio è vietato controllare le parti intime. E dunque questi oggetti possono essere nascosti in questi posti”, spiega il dirigente bianconero JJ Aeschlimann. “Abbiamo avuto un problema alla passarella nord-sud dove a fine partita, per consuetudine, si aprono le porte. Abbiamo sottovalutato questa zona. Tutte le forze erano concentrate attorno alla pista per evitare i disordini del passato. E non abbiamo pensato che alcuni idioti potessero approfittare di questa situazione per rovinare la festa ai presenti”. “In futuro questa zona verrà controllata meglio”, assicura Aeschlimann.
Alcuni problemi si sono riscontrati anche fuori dalla pista. “Siamo stati confrontati con una 15ina di interventi per tifosi che cercavano di aggredire la tifoseria zurighese mentre usciva dallo stadio”, conclude Cavallini. La polizia ha fermato quattro persone, una sola è stata verbalizzata.
CSI/joe.p.