John Landis in una conferenza stampa nel quadro del Locarno Film Festival - che ieri ha omaggiato il sindaco di Lugano Marco Borradori, morto mercoledì all'età di 62 anni - ha affermato che dagli anni '70 ad oggi "Il cinema è molto cambiato". "The Blues Brothers, credetemi o no, è l'ultimo film ad essere stato prodotto in uno studio del vecchio tipo" indica John Landis.
L'omaggio del Festival a Borradori
Il Quotidiano 12.08.2021, 21:30
Spiega infatti che fino agli anni '80 uno studio possedeva diversi dipartimenti al suo interno; uno per il guardaroba, uno per gli effetti speciali, uno per il suono, mentre al giorno d'oggi chi vuole fare un film deve "crearlo da zero" ingaggiando le persone responsabili di ogni mansione individualmente.
"Il livello di professionismo è molto diverso da allora", afferma il regista, inoltre "ci sono meno film e i grandi studi non li fanno più ingaggiando scrittori".
"Il cinema non ha nemmeno 200 anni, è nuovo di zecca in confronto a scrittura, pittura e scultura. Dai suoi inizi il cinema è un'esperienza comunitaria", aggiunge poi che la tecnologia ha cambiato tutto perché ora molti guardano film sul loro cellulare o computer invece che al cinema. "Il fatto che le persone li guardino sui loro iPhone mi spezza il cuore".
Tuttavia il regista non crede che i cinema possano sparire e rimane ottimista. Parla anche dell'uso delle immagini generate al computer (CGI), una tecnica relativamente nuova che ora "viene troppo usata" e non crea più quel "sentimento di meraviglia" che rende così speciale l'esperienza cinematografica. Assistiamo inoltre ad una rinascita del genere horror, che ha detta di John Landis "non necessita di un grande budget".