Ammontano a 5 milioni di franchi le donazioni già versate sul conto della Catena della Solidarietà in favore di Bondo, la frazione di Bregaglia raggiunta dal materiale staccatosi dal Pizzo Cengalo a partire dal 23 agosto, il giorno in cui travolse uccidendoli otto escursionisti.
Sostegni immediati
Finora sono state aiutate 55 famiglie che hanno subito direttamente le conseguenze delle colate di fango che hanno raggiunto l'abitato. Ognuna ha potuto contare su un contributo tra i 2’000 e i 10'000 franchi per far fronte ai bisogni immediati.
Aiuti intermedi
Da metà settembre, su incarico della Catena della Solidarietà, Caritas sta valutando le necessità in termini di aiuti intermedi. Si tratta, spiega una nota, di una forma di sostegno, della durata massima di due anni, destinato in primo luogo ai privati. Persone che non sono in grado di sopportare spese supplementari per affitti, alloggi provvisori, trasporti ed eventuali acquisti. Ma ne hanno diritto anche alberghi, ristoranti, negozi e altre piccole e medie aziende che, nonostante le coperture assicurative, non riesco a garantire i salari a causa dei mancati introiti.
I moduli di richiesta sono disponibili in italiano e tedesco sul sito del comune di Bregaglia.
Poi sarà la volta delle case
La maggior parte dei 5 milioni di franchi donati, spiega la Catena, nei prossimi anni servirà per far fronte ai costi non coperti per il ripristino delle case e degli stabilimenti aziendali. E già si prevede che la maggior parte delle spese residue saranno quelle a carico del Comune che, inoltre, dovrà far fronte agli investimenti per migliorare le costruzioni di protezione.
Al termine dell’operazione di solidarietà per Bondo, eventuali donazioni eccedenti confluiranno nel fondo "Intemperie in Svizzera" per l’aiuto in caso di catastrofi per le quali la Catena non lancia una raccolta fondi specifica.
Coira ringrazia
Il Governo grigionese ha espresso grande gratitudine per la solidarietà nazionale nei confronti di Bondo. Le autorità retiche ringraziano in primo luogo la Catena della Solidarietà, che il 31 agosto ha aperto un conto in favore del comune colpito dalla colata di fango. Un ringraziamento espresso anche al Patronato svizzero per comuni di montagna, ai governi cantonali, ai numerosi comuni, alle istituzioni, ai privati cittadini e ai Paesi vicini che hanno a loro volta contribuito finanziariamente a favore della popolazione colpita.
Diem
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