Entro l'estate sarà preparato a Bondo un sentiero che porterà fino alla capanna Sasc Furä in Val Bondasca. Un segnale positivo per il turismo mentre nel fondovalle si guarda avanti, alla riqualifica della zona colpita dalle colate.
Una trentina di militi dell’esercito chiamati a rimpiazzare il ponte militare montato nell'autunno 2017, quando la frana e le colate resero inaccessibile il villaggio di Bondo, lavoreranno per una settimana. Il ponte militare costituisce l’accesso d’emergenza, l’unico funzionante in caso di nuove e importanti colate detritiche.
Per Daniel Reimann, comandante Battaglione aiuto in caso di catastrofe, "questo sistema di ponte di 46 metri, è un classico ponte tattico, pensato per portare le truppe verso il luogo di intervento. Il ponte che monteremo nei prossimi giorni è invece di tipo logistico, ovvero che deve garantire l'accesso a lungo termine".
Per una settimana circa, fino a giovedì prossimo, questo collegamento non sarà agibile. Intanto in Bregaglia ci sono buone notizie. Dopo che la Val Bondasca è rimasta chiusa per oltre un anno e mezzo, da quest’anno sarà parzialmente accessibile non per essere percorsa, visto che resta una zona di pericolo, ma attraverso un sentiero laterale usato da cacciatori e un tempo da contadini che verrà ristrutturato e ampliato entro la fine del mese di giugno.