E' impossibile, con le attuali normative, riaprire il Casinò di Campione d'Italia, la cui società di gestione è stata dichiarata fallita la scorsa settimana, nemmeno facendo ricorso all'esercizio provvisorio. Lo hanno dichiarato lunedì in un comunicato i tre curatori fallimentari. "Pur nella consapevolezza delle gravi ripercussioni sull’intera comunità del comune di Campione d'Italia", si legge nella nota firmata da Elisabetta Brugnoni, Sandro Litigio e Giulia Pusterla, "i curatori del fallimento Casinò di Campione SpA rendono noto che ragioni di carattere giuridico, prima ancora che di carattere economico, evidenziano l'impossibilità per la procedura di avviare l'esercizio provvisorio".
Nella nota si sottolinea inoltre come "la convenzione del 2014 per la gestione della casa da gioco, stipulata tra il Casinò di Campione SpA e il comune di Campione d'Italia, che ha concesso la gestione della casa da gioco alla società oggi fallita, prevede la decadenza dalla gestione stessa in seguito al fallimento della società". Perciò, dopo l’analisi attenta della documentazione, i curatori fallimentari concludono che "è evidente quindi che la ripresa dell'attività non dipende in alcun modo dagli organi della procedura fallimentare che, alla luce dell'ordinamento vigente, non sono legittimati all'esercizio del gioco d'azzardo".
Il Casinò di Campione non riaprirà
Il Quotidiano 30.07.2018, 21:30
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