Ticino e Grigioni

Carenza di case nei Grigioni, Airbnb non c’entra

Secondo uno studio condotto dalla Scuola universitaria professionale di Coira, la mancanza di alloggi non è riconducibile alle piattaforme online

  • Ieri, 19:10
03:49

GrigioniSera del 11.10.2024 - Il servizio di Luca Beti

RSI Info 11.10.2024, 17:44

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Di: Grigioni Sera/sdr 

Airbnb non rappresenta un problema per il Canton Grigioni. A dichiararlo, in estrema sintesi, è uno studio di cui la RSI riferisce in esclusiva, condotto dalla Scuola universitaria professionale di Coira. Secondo agli autori, le piattaforme online di prenotazione di appartamenti per vacanze non contribuiscono ad aggravare la carenza di alloggi. In alcune città svizzere, l’offerta di appartamenti tramite Airbnb è stata regolata da una legge. A Lucerna, ad esempio, dal primo gennaio del 2025 entrerà in vigore una normativa che limiterà a 90 giorni all’anno l’affitto del proprio appartamento a turisti di passaggio, una misura per lottare contro la mancanza di alloggi.

Per conoscere la situazione nei Grigioni, circa un anno fa, il Governo come detto ha incaricato la Scuola professionale universitaria di Coira di condurre uno studio sull’evoluzione dell’offerta di appartamenti tramite Airbnb, analizzando il periodo dal 2016, anno in cui la piattaforma online ha fatto la sua comparsa nel cantone, fino al dicembre del 2023.

I risultati dello studio

“Alla fine dell’anno scorso, nel Cantone dei Grigioni c’erano circa 184mila appartamenti, di cui pressa poco 5’000 affittati tramite Airbnb, pari a quasi il 3% del totale, spiega Gian-Reto Trepp, responsabile scientifico di progetto dell’Istituto per il turismo e il tempo libero. Secondo noi, Airbnb non ha alcun impatto sulla carenza di appartamenti in tutto il cantone, continua il coautore dello studio. In alcuni casi può influenzare il mercato immobiliare, come succede in alcune città o località visitate soprattutto da turisti internazionali. A differenza di Lucerna o della regione della Jungfrau, nell’Oberland bernese, il Canton Grigioni può contare su ospiti fedeli, provenienti soprattutto da Svizzera e Germania, che trascorrono regolarmente le loro vacanze nelle destinazioni turistiche retiche. Nella regione Davos/Prettigovia, ad esempio, circa il 3,9% degli appartamenti viene proposto tramite la piattaforma online di prenotazione. Questa percentuale è molto inferiore rispetto a quella registrata a Interlaken, dove il 14% degli alloggi viene affittato tramite Airbnb e dove sono state introdotte alcune regole per limitare l’offerta e contrastare la carenza di appartamenti”.

Il tecnico spiega pure che Davos e l’Alta Engadina, con San Moritz e dintorni, attraggono anche ospiti internazionali. La colpa della mancanza di alloggi non è però di Airbnb, bensì - spiega - in generale, dalle leggi pianificatorie che impediscono alle regioni con una popolazione residente stagnante o in calo di destinare nuove superfici alla costruzione di nuovi progetti edilizi. In Alta Engadina, circa il 70% degli alloggi sono case secondarie e solo il 4,4% viene promosso tramite Airbnb, che viene considerato un canale per affittare il propria abitazione.

La carenza di alloggi nei Grigioni non è quindi riconducibile alle piattaforme online, riassume l’esperto, bensì all’attrattiva turistica del cantone e al desiderio di avere una seconda casa, vista anche come un investimento. Il numero di appartamenti per vacanze non è aumentato da quando Airbnb ha fatto la sua comparsa nel cantone. La piattaforma online ha invece permesso di ridurre il numero di notti in cui le case secondarie rimangono vuote.

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