I dati attuali ci dicono che in Ticino sono 201 i patriziati e 90'000 i patrizi attivi. Ma come leggere questi dati? Qual è stata l'evoluzione nel tempo di questi enti? "Negli ultimi anni abbiamo perso una ventina di patriziati, ma la salute di quelli rimasti è buona", spiega Carlo Scheggia, vice presidente dell'Alleanza patriziale ticinese (ALPA).
E poi ci sono le aggregazioni - Lugano, Bellinzona, Rivierea o l'ultima in Verzasca - che hanno ridotto sensibilmente il numero dei comuni. "E oggi i patriziati rimangono un fuoco sacro che permette di ritrovarsi nel luogo di origine, ma in maniera moderna", spiega Norman Gobbi, direttore del dipartimento delle istituzioni.
Da tempo, ravvivano e fungono da collante, ma la maggior parte dei giovani ancora non lo sa. E allora Lugano, vuole mostrare a tutti quanto i patriziati siano una risorsa preziosa che, in collaborazione con l'ente pubblico, valorizza il 70% del territorio.
Nel cortile di Palazzo Civico, a partire dalle 18.00 di venerdì 5 ottobre e fino a domenica, i 15 patriziati luganesi si uniranno e attraverso pannelli, suoni, sapori locali si presenteranno al pubblico, sperando che nuove leve si facciano avanti.
CSI/redMM