La caccia invernale al cinghiale iniziata il 16 novembre e che avrebbe dovuto concludersi il 22 gennaio in Ticino proseguirà invece - insieme a quella alla volpe - fino al 26 febbraio. Lo ha annunciato venerdì il Dipartimento del territorio. La peste suina africana, presente in Lombardia a una quarantina di chilometri di distanza dal confine, fa paura. Si intende quindi continuare a ridurre la popolazione del suino selvatico.
Prima di questo weekend le catture erano sostanzialmente pari a quelle della scorsa stagione venatoria, ha spiegato domenica alla RSI il collaboratore dell’Ufficio caccia e pesca Andrea Stampanoni: “L’anno scorso ci eravamo fermati a 3’150 capi, venerdì eravamo a 3’120”. Il superamento dovrebbe quindi già essere avvenuto nel fine settimana, con un mese in più di caccia si andrà senz’altro oltre.
Caccia al cinghiale, un mese in più
Il Quotidiano 19.01.2025, 19:00
Nell’ottica della prevenzione della peste suina, “ogni cinghiale ucciso oggi senza che sia malato non dovrà essere ricercato in terreni impervi in futuro qualora la malattia si presentasse”, afferma Ryan Pedevilla, capo della sezione del militare e della protezione della popolazione.
Prolungare la caccia non dà però solo benefici: “Non va dimenticato che in inverno bisogna minimizzare il disturbo alla fauna selvatica”, spiega Stampanoni. “Ed è evidente che la caccia, nonostante il buon risultato dei prelievi su una specie problematica come il cinghiale, è un disturbo per cervi, caprioli e magari anche camosci”. Di conseguenza “non si può continuare a oltranza perché si arriva in un momento critico”. Il Ticino sta attendendo una risposta da Berna su un’eccezione: di poter continuare l’attività venatoria anche in periodi di protezione, che vanno da febbraio a maggio.
Nell’ambito di un progetto pilota per incitare alla cattura, il Cantone ha deciso di comprare la carne di cinghiale a 4 franchi al chilo. Da metà novembre ha acquistato 45 animali.
Le condizioni della caccia al cinghiale e alla volpe
- La proroga è concessa unicamente ai cacciatori che avevano già staccato l’autorizzazione, senza costo aggiuntivo. Si tratta di circa 1’200 persone. La caccia è aperta il mercoledì, il sabato e la domenica dalle 7 alle 16.30 e sono autorizzati prelievi senza limitazioni;
- il prolungamento è autorizzato unicamente nei distretti di Mendrisio, Lugano, Locarno (limitatamente al territorio orografico a destra del fiume Maggia e ai territori comunali di Gambarogno, Locarno, Orselina, Minusio, Brione sopra Minusio Tenero-Contra e Mergoscia) e Vallemaggia (limitatamente ai territori comunali di Cevio, Maggia e Avegno-Gordevio);
- per quanto concerne le armi, gli indumenti ad alta visibilità, l’uso dei veicoli a motore, il numero e il genere dei capi, le condizioni, le indicazioni varie e il controllo dei capi abbattuti, (obbligo annuncio online) fa stato quanto indicato sull’autorizzazione di caccia invernale al cinghiale e caccia speciale alla volpe 2024;
- contrariamente a quanto indicato sulla citata autorizzazione, il foglio di controllo non deve essere ritornato entro il 15 febbraio 2025. La data di rientro sarà comunicata successivamente;
- rimane attivo il centro di ritiro dei cinghiali ubicato a Rivera (Centro Istruzione della Protezione Civile in Via Ravello 2) nei giorni di mercoledì, sabato e domenica nelle fasce orarie 10-12 / 13-17.