Rilancio di Lugano Airport, il Municipio cittadino ci crede, anche se non in tempi brevi. È infatti pronto il messaggio municipale, di cui possiamo anticiparvi i contenuti. Un messaggio che fa seguito al rapporto chiesto al centro di competenze per l'aviazione dell'Università di San Gallo e che ne fa propri i suggerimenti.
Un rilancio, contenuto nel piano strategico, innanzitutto finanziario e che nelle intenzioni dovrebbe avvenire in tre fasi, partendo da un maggiore coinvolgimento del Cantone, che diverrebbe azionista quasi paritario al 40% (ora al 12.5%), e anche in questo caso il messaggio sarebbe quasi pronto. I soldi necessari in tempi brevi, pena il deposito dei bilanci a fine anno (nel 2018 la perdita record di 2,2 milioni di franchi), ammontano a 8 milioni di franchi, quasi 5 a carico della città, poco più di 3 del Cantone. Soldi che serviranno a coprire le perdite -attuali e future- e a porre le basi per una ripartenza.
A medio lungo termine gli investimenti previsti sono però ben più importanti, considerato che secondo gli esperti di San Gallo lo scalo luganese necessita degli interventi infrastrutturali irrinunciabili, come i nuovi hangar, l’allungamento della pista e il rifacimento del terminal. Il tutto avrebbe un costo che si aggira intorno ai 50 milioni. Di questi 7 milioni serviranno nei prossimi anni (seconda fase) per acquistare i terreni necessari proprio alla ristrutturazione dello scalo, ovvero la terza fase che prenderà avvio nel 2024.
CSI del 21.05.2019 - La diretta di Giorgia Roggiani
RSI Info 21.05.2019, 20:15
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Tratta di Ginevra gestita “in casa” e l’orizzonte temporale del 2031
Nel primo pacchetto di interventi rientra pure l’intenzione dell’Esecutivo di far gestire a Lugano Airport il volo su Ginevra, appoggiandosi però operativamente alla Zimex, una compagnia svizzera che noleggia aerei e personale di volo.
Venendo alle previsioni finanziarie, l’orizzonte temporale per il raggiungimento dell’equilibrio e delle cifre nere viene posto indicativamente al 2031, quando gli interventi infrastrutturali saranno conclusi e quando i passeggeri dovrebbero toccare la quota “soglia” di 280'000 (nel 2018 il minimo storico a 88'000). Così facendo tra il 2032 e il 2045 sono previsti utili annuali medi di 2,2 milioni. La ricapitalizzazione immediata servirebbe invece anche a coprire le perdite previste dal 2019 al 2031, stimate in media a 780'000 franchi annui.
Infine il coinvolgimento dei privati nell’azionariato dello scalo non è secondo il Municipio ipotizzabile prima di 10 anni, quando il lifting infrastrutturale sarà completato.
Ora non resta che trovare l’appoggio del Legislativo cittadino, come pure quello del Gran Consiglio… un percorso certamente non privo di ostacoli.
Il rilancio dell'aeroporto di Lugano-Agno
Il Quotidiano 21.05.2019, 21:00