Ticino e Grigioni

Commercio, la docente invitata “a pensarci bene”

Nuovi dettagli sulle minacce rivolte all’insegnante: anche un altro allievo sapeva delle intenzioni del 15enne che lunedì le ha mostrato una pistola finta

  • 6 giugno, 18:02
  • 6 giugno, 18:30
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La Glock fasulla – altra novità – il 15enne la possedeva da tempo e non se l’era procurata apposta in vista di quanto messo in atto a scuola

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Di: Francesco Lepori

Non solo il 16enne che ha nascosto l’arma sapeva di quanto lo studente della Commercio si apprestava a fare. Il ragazzo che lunedì, a Bellinzona, ha minacciato una docente aveva espresso le sue intenzioni anche a un altro allievo dell’istituto. Un amico e compagno di classe, con cui il 15enne si era confidato già il giorno precedente.

Lunedì mattina, durante la ricreazione, glielo ha ribadito, comunicandolo pure al 16enne (che si trovava con loro). A differenza di lui, però, il compagno non si è mai attivato in alcun modo; né la domenica, né in seguito. Nei suoi confronti non è quindi stato aperto un procedimento penale.

Sempre giovedì sono emersi ulteriori dettagli. In primis sull’incontro per la nota durante il quale il 15enne ha mostrato, alla maestra, la pistola finta, nascosta nei pantaloni. L’insufficienza in francese avrebbe comportato la bocciatura dell’anno scolastico. Il minorenne ha dapprima supplicato l’insegnante di promuoverlo. E come ha capito che non sarebbe riuscito a convincerla, ha cambiato registro. Ha alzato la maglietta, mostrandole il calcio della Glock e invitandola, a parole, a riflettere bene sulla sua scelta.

Uscito dall’aula si è subito reso conto di avere commesso un errore. Ha atteso che la docente finisse i colloqui, è rientrato in classe e si è scusato, domandandole di non riferire dell’accaduto. Nel frattempo aveva consegnato la pistola giocattolo al 16enne, che lungo il tragitto verso la propria abitazione (dove è poi stato fermato) l’ha gettata in un fosso. La polizia l’ha recuperata poco più tardi, grazie alle sue indicazioni.

La Glock fasulla – altra novità – il 15enne la possedeva da tempo. Non se l’era cioè procurata apposta in vista di quanto messo in atto a scuola. Lui e il 16enne, rilasciati al termine degli interrogatori, devono ora rispondere di infrazione alla legge federale sulle armi. L’autore del gesto anche del reato di minaccia. L’inchiesta è coordinata dalla magistrata dei minorenni Fabiola Gnesa.

Irruzione alla Commercio, novità sulla pistola

Il Quotidiano 04.06.2024, 19:00

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