La maggioranza degli elettori ticinesi preferisce il voto per corrispondenza. A confermarcelo è Massimo Bernasconi, responsabile del settore votazioni della città di Lugano: “Il 95% dei votanti lo fa per corrispondenza. Molti si recano al seggio, ma invece di entrarci imbucano la busta nella cassetta che trovano fuori”.
L’organizzazione varia però da città a città. A Bellinzona oltre ai 13 uffici elettorali (uno per ogni quartiere) ci sono anche 4 circondari per l’elezione del Consiglio comunale: “Abbiamo organizzato le carte di legittimazione con una banda colorata per facilitarci il compito” ci dice Luca Tanner, responsabile del servizio cancelleria della capitale.
A poco più di una settimana dal 14 aprile, nei quattro principali centri urbani ha votato meno del 20% degli aventi diritto: il 17,75% a Lugano, il 17% a Locarno, il 15,5% a Mendrisio e l’11% a Bellinzona. Dati in linea con le elezioni comunali di tre anni fa e che non significano scarso interesse. Tendenzialmente, infatti, si vota a ridosso della domenica elettorale.