Dopo due intensi pomeriggi di dibattito e discussione, non si è ancora trovata una maggioranza stabile per il consuntivo 2022, che nella giornata odierna ha continuato a dividere il Parlamento.
A Palazzo delle Orsoline oggi (martedì), più che di conti, si è parlato di temi, perché il Gran Consiglio ha scandagliato le spese che hanno riguardato il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) e infine il Dipartimento delle Istituzioni (DI).
Il Consuntivo 2022 in Gran Consiglio
Il Quotidiano 20.06.2023, 19:00
Uno scarto mediano che pesa sulla sanità cantonale
Le discussioni in merito alla sanità cantonale si sono misurate soprattutto con l’annoso problema dei premi di cassa malati e quello delle prestazioni sociali.
Una soluzione è stata suggerita direttamente dal capo del dipartimento, il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa: “Dimezzare lo scarto” che intercorre tra la mediana salariale cantonale e quella nazionale, contribuirebbe “a ridurre massicciamente la spesa sociale".
Il Parlamento ha poi chiesto delucidazioni riguardo ad alcuni dossier, come la cartella informatizzata dei pazienti e l’iniziativa popolare per il rimborso delle cure dentarie. La prima - complessa - non sarà imminente, sulla seconda invece verrà licenziato il messaggio entro la fine dell’estate.
Al Dipartimento sono poi state fatte pervenire diverse lamentale sulle tempistiche impiegate per elargire gli aiuti.
Il Gran Consiglio infine ha approvato i conti del DSS, con 38 sì, 6 no e 24 astenuti.
Contributi per la salute e il disagio dei giovani
Per quanto riguarda il DECS invece, il dibattito ha preso le mosse dal tema della salute dei giovani per poi trasbordare in una discussione sulla "scuola che vorrei", tra chi predilige la scuola per conoscenze e chi quella per competenze.
Da più parti si è evidenziato l’aumento delle risorse destinate all’inclusione e alla pedagogia speciale, sulla quale si è pronunciata anche la capo Dipartimento, Marina Carobbio.
“Se c’è un aumento di spesa, nel settore anche ad esempio della pedagogia speciale, è perché ci sono delle misure per rispondere ai bisogni degli allievi”, bisogni che coinvolgono sia le classi regolari che quelle speciali.
Dopo tre ore di discussione, per finire il Parlamento ha dato il suo benestare sul consuntivo del Dipartimento con 40 voti favorevoli, 20 contrari e 13 astenuti.
Il DI è il Dipartimento delle non riforme?
Diverse critiche sono state rivolte invece al DI, definito da alcuni il Dipartimento delle non riforme nonostante l’aumento della spesa.
Nel merito sono stati segnalati troppi agenti di polizia e troppi radar, un’eccessiva lentezza nell’attuazione di progetti come Ticino 2020 e sulla digitalizzazione in seno al Dipartimento. Alcuni hanno anche lamentato la mancata concretizzazione della casa della giustizia.
Malgrado le riluttanze, dopo la difesa di Norman Gobbi, capo del DI, i conti sono stati approvati dal Gran Consiglio, con 42 voti favorevoli e 20 contrari.
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