Conti ticinesi in attivo

Buone notizie per le finanze cantonali ticinesi. Il Consiglio di Stato, infatti, ha reso noto mercoledì che il preventivo 2018 presenta un avanzo di esercizio di 7,5 milioni di franchi e un autofinanziamento positivo di 207,4 milioni, ovvero quasi 50 milioni in più rispetto al preventivo 2017. Era dal 1988 che i conti pubblici non tornavano nelle cifre nere.

Nel messaggio approvato dal Governo, viene ricordato che il risultato è stato ottenuto grazie soprattutto alle misure di risparmio adottate dal Cantone negli anni. Analizzando i dati in dettaglio emerge che i conti registrano rispetto a un anno fa un aumento delle uscite di 60,3 milioni (+1,9%) ma soprattutto un incremento più sostenuto delle entrate: +110,2 milioni (+3,4%).

“La conferma del raggiungimento del pareggio dei conti non è che il primo passo verso un equilibrio finanziario strutturale e duraturo delle finanze cantonali. Per questo motivo, il Governo intende proseguire con rigore nel percorso intrapreso con l’obiettivo a medio termine di assorbire gli importanti disavanzi d’esercizio cumulati e ricostituire il necessario capitale proprio”, sottolinea l’Esecutivo, che frena i facili entusiasmi: “Malgrado il raggiungimento del pareggio dei conti, occorre mantenere alta la guardia: sia perché un allentamento della disciplina finanziaria ritrovata renderebbe vani gli sforzi profusi in questi anni, sia perché la situazione potrà dirsi consolidata soltanto quando sarà stato risanato anche il bilancio dello Stato”.

“Solo uno Stato con delle finanze sane è in grado di meglio rispondere ai bisogni del cittadino. Per questo motivo occorre non cadere nell’illusione che i miglioramenti che si stanno registrando abbiano definitivamente risolto i problemi finanziari del Cantone”, ricorda ancora il Governo.

Le reazioni dei partiti

Rigore finanziario da mantenere per il consigliere di Stato Christian Vitta, che si attende il sostegno in questa direzione del Gran Consiglio ticinese. Parlamento nel quale il dibattito, almeno stando alle prime reazioni dei capigruppo dei partiti, si preannuncia animato.

Alex Farinelli (PLR), di fatto, non si discosta dalle considerazioni del direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia e dichiara: “Il fatto che il preventivo riveda le cifre nere è un fatto positivo e una dimostrazione che tutto il lavoro fatto negli anni sta dando i frutti sperati”. Daniele Caverzasio (Lega dei ticinesi), dal canto suo sottolinea: “È sicuramente un passo avanti…; ma sfogliando le cifre globali emerge che le spese non sono diminuite”. Maurizio Agustoni (PPD) ricorda che: “Negli ultimi anni i cittadini sono stati chiamati a dover far fronte a importanti sforzi…; Ora bisognerà capire se vi siano degli spazi per concedere degli alleggerimenti fiscali a vantaggio di tutti ma sempre tenendo presente l’equilibrio dei conti”. Più incisiva, invece, è la posizione di Ivo Durisch (PS): “Alla luce dei risultati è bene ribadire che i tagli effettuati non erano necessari…; con questo preventivo il Governo inserisce sgravi per i ricchi e questa impostazione a noi non piace…”.

bin/Notiziari/csi

Per saperne di più:

- Preventivo 2018, il messaggio del Governo

27.09.2017: Preventivo 2018 in nero

27.09.2017: Dibattito sulle finanze