“Lo smog è tra le sostanze più cancerogene al mondo”, ha dichiarato giovedì l'IARC, l'agenzia sul cancro dell'OMS, che ha annunciato la decisione di inserire gli inquinanti dell'atmosfera nel gruppo numero 1, al pari di alcol e benzene.
Il Ticino, corridoio per eccellenza non solo di veicoli e merci, è una regione particolarmente esposta al problema dell’inquinamento. Periodicamente, infatti, i limiti previsti dalla legge vengono superati, anche abbondantemente.
Parola d'ordine: cambiare abitudini
Per rendere attenti cittadini e autorità dell'importanza della qualità dell'aria, negli anni passati l'Associazione traffico ambiente, col sostegno del WWF Svizzera italiana, Greenpeace Ticino, SOS Mendrisiotto e Medici per l'ambiente, ha lanciato la campagna delle "Lenzuola": panni bianchi appesi ai balconi che cambiavano colore diventando grigi. Per Werner Herger , segretario dell'ATA, "La conclusione a cui giunge l'OMS è la conferma di quanto denunciamo da anni; è vero che la qualità dell'aria è migliorata, ma molto resta da fare". (Ascolta l'intervista integrale a lato)
Consapevole dei risultati a cui giunge lo studio dell'OMS è pure Mirco Moser , dell'Ufficio dell'aria, del clima e delle energie rinnovabili del Dipartimento del territorio ticinese. Secondo Moser, per migliorare ulteriormente la qualità dell'aria occorre che ci sia, soprattutto, un "cambiamento delle abitudini da parte dell'uomo". (Ascolta l'intervista integrale a lato)
Già intervistato sull'argmento anche Marco Pons , primario di medicina interna all’ospedale regionale di Lugano, non ha mai nascosto le sue preoccupazioni per l'effetto che la cattiva qualità dell'aria ha sulla salute delle persone. "A sud delle Alpi il 10% dei bambini soffre di un’asma bronchiale e il 5% della popolazione è affetta da bronchite cronica”, aveva dichiarato in un'intervista alcuni mesi fa aggiungendo: "Il rimedio a questo problema, che può causare anche malattie ben più gravi come tumori, è solo uno: inquinare meno, diminuendo soprattutto il numero delle auto in circolazione”. (Ascolta l'intervista integrale a lato)
Lino Bini
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Alcune cifre
Stando ai dati resi noti dall’OMS, solo nel 2010 le persone morte nel mondo a causa degli inquinanti dell’aria sono state 223'00
Una giusta strada
Se l'opera di riforestazione avviata dagli anni Cinquanta non ci fosse stata, nell'atmosfera ci sarebbero fino a 274 miliardi di tonnellate in più di CO2. Lo ha calcolato il Dipartimento di ecologia e biologia evolutiva dell'università di Princeton. Dalla metà del secolo scorso, infatti, la Terra ha trattenuto fino a 192 miliardi tonnellate di carbonio grazie a un uso differente del terreno e, in particolare, alla riforestazione. Nel frattempo le industrie e le automobili hanno continuato a emettere anidride carbonica. La temperatura media globale, che oggi è di 0,74 gradi superiore ai livelli preindustriali, sarebbe più alta di un terzo di grado, avvicinando il Pianeta a quell'aumento di due gradi che per gli scienziati rappresenta il limite da non superare.
Sempre più auto in circolazione
Stando a un recente rapporto pubblicato dal Dipartimento del territorio , negli ultimi anni sulle strade e autostrade del canton Ticino si è assistito ad un aumento costante del traffico, cresciuto del 2,8% nel 2011 rispetto a un anno prima. A sud delle Alpi il tratto più frequentato è stato quello della A2 tra Lugano sud e Mendrisio, dove in territorio di Grancia è stato registrato un traffico giornaliero medio di 67'597 veicoli (+1,5% rispetto al 2010).
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Contenuto audio
Werner Herger, segretario cantonale dell'ATA, al microfono di Lino Bini
RSI Info 17.10.2013, 23:57
Mirco Moser, capo ufficio aria clima ed energie rinnovabili del DT, al microfono di Lino Bini
RSI Info 17.10.2013, 23:35
Marco Pons, responsabile del servizio malattie polmonari all'ospedale rgionale di Lugano, al microfono di Lino Bini
RSI Info 13.06.2013, 14:59
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