Le autorità grigionesi hanno reso noto lunedì un bilancio provvisorio delle conseguenze economiche del maltempo in Mesolcina. In un comunicato spiegano che “oltre ad aver causato sofferenze umane, il maltempo in Mesolcina ha anche avuto ricadute sull’economia”.
Le PMI e in particolare le aziende turistiche hanno dovuto fare i conti con riduzioni della cifra d’affari a seguito dell’impossibilità o delle difficoltà a raggiungerle – ricordando inoltre che i terreni agricoli hanno subito danni rilevanti dal maltempo. A un mese dal nubifragio in Mesolcina, la situazione delle conseguenze per l’economia locale, il turismo e l’agricoltura è più che evidente, ma non è comunque ancora possibile definire un elenco di tutti i danni e quantificarne già precisamente i costi, si spiega a Coira.
Le autorità retiche sottolineano come l’interruzione dell’A13 presso Lostallo “ha prodotto effetti negativi sul numero di ospiti e sui pernottamenti in particolare per le destinazioni “San Bernardino Mesolcina Calanca” e “Viamala”. Fortunatamente, il rapido ripristino della strada nazionale ha permesso di contenere in due settimane la chiusura della tratta.
Indennità per lavoro ridotto
Il governo grigionese ricorda che le aziende colpite dal maltempo e dalle chiusure stradali hanno in linea di principio a disposizione lo strumento dell’indennità per lavoro ridotto, a cui si è già fatto capo. Fino a oggi, 22 luglio, l’Ufficio per l’industria, arti e mestieri e lavoro (UCIAML) ha ricevuto 37 annunci, di cui 32 sono stati autorizzati.
Danni considerevoli alla superficie e alle strutture agricole
Un altro aspetto sottolineato nel documento diffuso lunedì riguarda i “danni considerevoli” alla superficie e alle strutture agricole. Secondo il cantone, i danni causati dal maltempo ai terreni agricoli sul fondovalle mesolcinese sono di notevole entità, tanto che circa cento ettari sono stati resi inutilizzabili dalla massa di fango, legname e altri detriti, senza contare che hanno subito danni strutture importanti come le strade forestali e a gricole.
Per venire in contro al settore, l’Ufficio per l’agricoltura e la geoinformazione ha reso noto che nel 2024 “rinuncerà a riduzioni dei pagamenti diretti o a rifiuti di sussidi per quel che riguarda le superfici colpite dal maltempo”, con particolare riferimento per quelle superfici su cui si è depositato del materiale o che hanno visto gli accessi distrutti. Al momento non si prevede che tutte potranno essere di nuovo coltivabili ancora quest’anno.
Inoltre, agli agricoltori si è imposto di non iniziare autonomamente i lavori di sgombero e non assegnare tali attività a terzi. Infatti, si prevede che i lavori siano svolti in modo coordinati, al fine che la grande quantità di detriti possa essere rimossa correttamente e depositata dei punti previsti.
Si evidenzia poi che “la solidarietà con gli agricoltori colpiti dal maltempo è grande” e in quest’ottica l’Unione degli agricoltori dei Grigioni e il Plantahof organizzano la distribuzione del foraggio donato da varie aziende agricole del cantone.
SEIDISERA del 20.07.2024: le voci dei volontari
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