Giornata contro la violenza sulle donne

Dall’arte all’ascolto: percorsi di rinascita dopo una violenza

Le testimonianze di chi, con resilienza e consapevolezza, ha ricostruito sé stessa dopo la brutalità - Parte la campagna “16 giorni di attivismo”, incentrata sulla responsabilità collettiva

  • 25 novembre, 06:24
  • 26 novembre, 21:50
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Testimonianze di rinascita dopo una violenza sulle donne

RSI Info 25.11.2024, 06:21

Di: Giorgia Fontana  

Lunedì 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. E a partire da questa data parte anche la campagna “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”. Per l’occasione, RSI Info ha raccolto le storie di due donne che sono riuscire a ricostruire la loro esistenza dopo aver subito episodi di violenza.


“Confrontarsi con altre vittime di violenza rende anche la propria rielaborazione più dolce”. Ne è convinta Joan che, dopo aver denunciato la violenza subita nel dicembre 2021, non solo ha ricostruito sé stessa, ma ha anche deciso di aprire Il Salotto dell’Ascolto per aiutare altre donne a fare lo stesso. “Voglio offrire ciò che è mancato a me: un luogo dove poter parlare, ma anche semplicemente rimanere in silenzio”, spiega, sottolineando che trova la forza per andare avanti nella consapevolezza di star facendo la propria parte.

“Per favore, non anche tu”. Quando Michela ha raccontato a un amico l’abuso subito, quella risposta, seppur dolorosa, le ha fatto capire di non essere sola: “Se altre persone lo hanno affrontato, c’è un modo per ricostruirsi”. Michela ha scelto di non denunciare, trovando però nell’arte la sua strada per elaborare il trauma. Con una performance, ha portato in scena la percezione di sporcizia e di vergogna che si prova sul corpo dopo una violenza. Alla fine, racconta, ha provato un senso di liberazione e la convinzione di poter ricominciare.

Due testimonianze, due esempi di resilienza e la consapevolezza che la rinascita può assumere forme diverse. La campagna dei 16 giorni di quest’anno si focalizza proprio su questo: sulle possibili vie di uscita, valorizzando le capacità individuali e collettive di rispondere a queste situazioni. Per Elena Nuzzo, addetta alla comunicazione della campagna, è una responsabilità sociale mettere a disposizione delle strutture di aiuto adeguate e formare le persone nel supporto di chi subisce violenza. Non si tratta solo di offrire sostegno emotivo, ma anche di fornire indicazioni concrete sulle risorse disponibili.

Dal 25 novembre al 10 dicembre, i 16 giorni di attivismo collegano simbolicamente la lotta contro la violenza di genere alla promozione dei diritti umani. Durante questo periodo, eventi, workshop e manifestazioni mirano a sensibilizzare e fornire supporto concreto, ricordando che ogni storia di resilienza, come quelle di Joan e Michela, contribuisce a costruire un futuro libero dalla violenza.

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