Ticino e Grigioni

Elezioni cantonali, cartellonistica in calo

Il santino sembra ancora essere lo strumento prediletto, mentre sembrano in diminuzione i manifesti ma forse è solo questione di tempo

  • 6 marzo 2023, 19:16
  • 20 novembre, 11:48
04:32

Elezioni ticinesi: dai santini ai cartelloni

SEIDISERA 06.03.2023, 18:23

  • Tipress
Di: SEIDISERA/Red.MM 

La campagna elettorale è entrata nel vivo. Ma come hanno deciso di spendere i soldi i candidati? Su cosa hanno puntato? Il sano vecchio santino sembra ancora essere lo strumento prediletto, e lo stesso per i volantini nei formati A5 e A4.

“Mi sono imbattuto in palette enormi di carta, che erano 140'000 volantini nel formato A4. Non è un caso unico”. Sono parole di Raoul Fontana, contitolare della Fontana Print di Lugano.

E sul fronte della cartellonistica? L'impressione è che quest'anno ci siano in giro un po' meno manifesti del solito. C'è però chi ha optato per dei cartelloni "fai da te", posati in terreni o giardini di privati.

Abbiamo dunque chiesto ad SGA, la società Generale d'Affissioni, se potevano darci informazioni sul trend riguardante i cartelloni elettorali per le elezioni ticinesi, ma l'azienda non ci ha fornito dati.

“Ho l’impressione che la massa di stampati sia superiore, perlomeno leggermente superiore”, dichiara Fontana.

Per ora pochi cartelloni, stabili le inserzioni nei giornali

E allora chissà… Forse questi manifesti appariranno nei prossimi giorni oppure i politici hanno aspettato la distribuzione del materiale di voto per sparare le loro migliori cartucce.

Ma è davvero così? I cartelloni sono le migliori cartucce? Lo abbiamo chiesto ad alcuni passanti incontrati davanti a un manifesto elettorale gigante in pieno centro a Lugano. Questa pubblicità funziona? Davanti ai microfoni tutti dicono di no. Eppure, se ancora è così richiesta, questo tipo di pubblicità deve pur avere un certo impatto.

Passiamo allora ai "cartelloni fai da te". Abbiamo scritto alle polizie comunali ticinesi per sapere se sono stati registrati interventi relativi a cartelloni posizionati in luoghi non adatti o addirittura illegali. L'unico caso emerso fino ad ora riguarda il Mendrisiotto, dove un cartellone è stato fatto spostare perché troppo vicino a un incrocio. "Poteva distrarre gli automobilisti", ci è stato detto.

In netto calo - così ci è stato confermato - anche il numero di candidati che hanno deciso di mettere la loro foto o il loro slogan sulle bustine di zuccchero. Ma che dire delle inserzioni sui quotidiani? La Regione ci ha fatto sapere che il numero di inserzioni - rispetto all'ultima campagna cantonale - è stabile sia sul giornale che online. Discorso simile per il Corriere del Ticino, dove si nota una diminuzione media della spesa, compensata però dal maggior numero di candidati.

La carta è più cara, si punta sul digitale

Sul fronte delle tipografie, c’è anche chi ha notato una diminuzione netta delle ordinazioni dovuta forse al consistente rincaro della carta. “Non arrivano ordini in ambito cartellonistica e tutto quello che riguarda stampe e affissioni. Sembra che quest’anno si punti tanto sul digitale”, afferma Nicolò Macri della Premiere Digital, che aggiunge: “Ad oggi a livello di candidati non ci è stato richiesto neanche il furgoncino vela”.

Anche Roberto Lepori, della Tipografica SA di Lugano ha constatato una diminuzione sul fronte della cartellonistica. “Abbiamo fatto più santini e flyer da spedire agli elettori”. Idem per la Tipografia Cavalli di Tenero. “Il trend è in diminuzione rispetto a quattro anni fa – afferma Tiziana cavalli – Secondo me funzioni meglio l’evento tipo risotto per tutti. Forse l’elettore si ricorda di più”

Ci sono altri aspetti. C'è chi scegli di stampare meno volantini per rispettare l'ambiente e poi ci sono candidati alla terza campagna elettorale in tre anni. Quella in corso, quella per le comunali del 2021 e quella per le comunali nel 2020, interrotta e rinviata a causa della pandemia. E una campagna, si sa, può costare parecchio.

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