Piercarlo Rey è stato negligente e il suo errore grossolano ed evitabile. Così il procuratore pubblico Paolo Bordoli, nella sua requisitoria pronunciata giovedì a Lugano al processo nei confronti di Piercarlo Rey, sotto accusa per una mastectomia eseguita sulla paziente sbagliata alla clinica Sant’Anna di Sorengo.
L'eventuale corresponsabilità di altri nella vicenda, ha aggiunto il PP, non elimina le colpe del medico chirurgo. L'accusa ha così confermato la sua richiesta di pena: 120 aliquote giornaliere e una multa di 3'000 franchi.
Secondo invece l'avvocato difensore Renzo Galfetti, il medico ha sbagliato ma poiché messo nelle condizioni di sbagliare. Rey, ha sostenuto nella sua arringa, rappresenta il capro espiatorio di un caso che coinvolge molte persone nella clinica, vertici compresi, che sapevano di quanto accaduto ed erano d'accordo sul tacere con la paziente. Il legale ha quindi chiesto l'assoluzione.
Il dibattimento riprenderà venerdì mattina. Il verdetto del giudice Amos Pagnamenta è atteso per il pomeriggio.
CSI/ARI