Ticino e Grigioni

Ex Macello e Gobbi, le domande ancora aperte

A quasi quattro anni dai fatti, da documenti della polizia cantonale emerge il nome del direttore delle Istituzioni, che sinora non era mai stato fatto

  • 24 gennaio, 21:01
  • 24 gennaio, 21:36
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Sgombero al Molino, nessun segreto su Gobbi

Il Quotidiano 24.01.2025, 19:00

  • © Ti-Press / Maria Linda Clericetti
Di: SEIDISERA/Quotidiano/Pa.St. 

Sono passati quasi quattro anni da quando, nella notte tra il 29 e il 30 maggio 2021, l’ex Macello a Lugano fu sgomberato e poi demolito a suon di ruspe. Da documenti della polizia cantonale è emerso, venerdì, che il consigliere di Stato Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni, avrebbe saputo della decisione di sgomberare la struttura.

Resta da capire perché non sia mai emerso pubblicamente che Gobbi, in qualità di responsabile politico della polizia, sapesse. E perché il presidente di allora Manuele Bertoli disse che il collega Gobbi aveva assicurato al Governo di non essere stato contattato. “Nessuna dichiarazione. L’inchiesta è in corso” la risposta del consigliere di Stato Gobbi, sollecitato dalla RSI.

Nel documento fornito in fase d’inchiesta (si tratta del giornale d’impiego della polizia cantonale) si legge: “Ore 19.55: Conferito con Gobbi e comando della polizia cantonale e sindaco di Lugano. Tutti concordano con decisione di bloccare l’accesso al Vanoni e procedere allo sgombero del Molino”. Lo ha rivelato il settimanale Area, pubblicando giovedì sera il passaggio inedito.

Non lo sapeva la municipale di Lugano Karin Valenzano Rossi. E nemmeno l’avvocato del Molino, Costantino Castelli. Ma il nome del consigliere di Stato leghista non è mai stato nascosto, né cancellato o annerito. A dirlo è stata venerdì mattina la polizia, che aveva comunque tentato di non divulgare una parte delle informazioni perché ritenute tattiche.

Nel frattempo sono passati quattro anni dai fatti. Non è noto a che stadio sia l’inchiesta nei confronti di Karin Valenzano Rossi e del vicecomandante della cantonale responsabile dell’operazione. È passato un anno e mezzo da quando la Corte dei reclami penali ha intimato al procuratore generale Andrea Pagani di completare gli accertamenti. I principali reati ipotizzati sono abuso di autorità e danneggiamento.

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Demolizione ex Macello, spunta il nome di Gobbi

SEIDISERA 24.01.2025, 18:00

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