Ticino e Grigioni

Sgombero dell’ex Macello: “Quella frase non era secretata”

La precisazione della polizia cantonale in seguito alle rivelazioni su un colloquio tra Stato Maggiore, Norman Gobbi e altri interlocutori riferito in documenti forniti in fase d’inchiesta

  • Oggi, 11:41
  • Oggi, 11:57
L'area dell'ex Macello

Dopo lo sgombero dell'ex Macello, lo stabile era stato demolito

  • Immagine d'archivio Tipress
Di: Pa.St. 

“Quella frase non è mai stata secretata ed era a disposizione del Ministero pubblico”. È quanto afferma la polizia cantonale in un comunicato diffuso venerdì dopo che un articolo di Area aveva rivelato nuovi dettagli sullo sgombero, il 29 maggio 2021, del centro sociale autogestito il Molino a Lugano. Dettagli emersi da documenti di polizia desecretati.

Il consigliere di Stato Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni, avrebbe infatti saputo della decisione di sgomberare l’ex Macello. Infatti, nel giornale d’impiego della polizia cantonale si legge: “Conferito con Gobbi e comando della polizia cantonale e sindaco di Lugano. Tutti concordano con decisione di bloccare l’accesso al Vanoni e procedere allo sgombero del Molino”.

La polizia cantonale lo conferma, sottolineando tuttavia che “quanto riportato in relazione a un colloquio intercorso tra lo Stato Maggiore, il direttore del Dipartimento delle istituzioni e altri interlocutori quel giorno, era contenuto in un documento fornito in fase d’inchiesta, come richiesto dal procuratore generale, titolare dell’incarto”. E per quanto riguarda la frase in questione, precisa appunto che “non è mai stata secretata”.

03:31

RG 07.00 del 24.01.2025 - Alessandro Broggini in studio con Giuseppe Bucci

RSI Info 24.01.2025, 07:34

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