Sono emersi una serie di errori di valutazione e comunicazione dall'audit esterno commissionato per far luce sul caso dell'ex funzionario del DSS, condannato nel 2021 per violenza carnale. Da una parte errori o carenze nella gestione del caso individuale e dall’altra problemi generali riguardo la gestione del personale.
Per quanto riguarda il caso nello specifico, l'avvocata Anne Meier - una degli esperti esterni a cui è stato affidato il lavoro - ha ad esempio citato il richiamo orale all’ex funzionario a seguito di un problema comportamentale nell’estate del 2003. Dall’inchiesta interna era risultato esserci una violazione del dovere di fedeltà. Questa violazione avrebbe potuto giustificare una sanzione o addirittura un licenziamento. Cosa che però non è stata fatta.
Si sono segnalati poi errori di giudizio da parte dell’alto funzionario che gestiva la situazione, soprattutto dal 2005 quando sono emersi, per la prima volta, dei riferimenti sessuali. E poi ancora nella gestione del caso che ha coinvolto la stagista nel 2007. È discutibile, ha detto l'avvocata, che non si sia fatta un'inchiesta approfondita all'epoca.
In generale, ha sottolineato e concluso l’avvocata, c’è stata una mancanza da parte dei capi di comprendere che quelle segnalate fossero molestie sessuali. Sono stati dunque incapaci di agire prima che si consumassero atti contro l’integrità sessuale. Inoltre, ha sottolineato che c’è molta incomprensione attorno alla definizione di molestia sessuale.
Sono infine stati proposti e caldeggiati diversi correttivi per non incorrere più in futuro in situazioni analoghe, tra cui soprattutto l'indicazione di svolgere abitualmente i colloqui di valutazione del personale, che sono stati introdotti solo recentemente, e quella di effettuare più sondaggi sul clima di lavoro nell'Amministrazione cantonale. Si invita anche il Controllo cantonale delle finanze a effettuare delle verifiche periodiche sulla gestione dei singoli casi.
Alla conferenza stampa di martedì a Bellinzona era presente anche il presidente della Commissione della gestione del Parlamento ticinese, Fiorenzo Dadò che nelle scorse settimane aveva giudicato "preoccupante" il rapporto di 58 pagine redatto dai legali dello studio ginevrino a cui è stao affidato l'audit esterno.
Presentato l'audit sul funzionario DSS
Telegiornale 21.03.2023, 12:30
L'indagine doveva stabilire perché nessuno fosse intervenuto con decisione in questo caso, prima di una denuncia in magistratura presentata nel 2018 e che portò quale primo provvedimento alla sospensione.
La vicenda agita la politica cantonale da allora, con tanto di richiesta di istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, e si è chiusa dal profilo penale nell'aprile del 2021 con una condanna a 18 mesi sospesi anche per stupro. In un primo processo all'uomo - accusato da tre donne di abusi sessuali risalenti al periodo fra il 2004 e il 2007- era stata inflitta una pena pecuniaria con la condizionale per coazione sessuale nei confronti di un'unica vittima. La procura aveva chiesto 4 anni di detenzione.
"Mi sono ritrovata in trappola"
RSI Info 19.11.2021, 05:40