Da poco più di 24 ore l'ingresso in Italia - anche dalla Svizzera- è subordinato alla compilazione di un formulario elettronico, oltre alla richiesta di presentare l'esito negativo di un test al coronavirus. Procedura che solleva interrogativi a livello pratico (come riempire il formulario su internet), ma anche giuridico. Alberto Andreani dell'RG ha spiegato la procedura di compilazione di questo "Passenger Locator Form digitale europeo", che chiameremo "modulo digitale europeo per la localizzazione dei passeggeri".
Innanzitutto dove lo troviamo?
La cosa più semplice è digitare sul motore di ricerca "DPLF" perché il sito non è dei più facili da tenere a mente: e cioè www.app.euplf.eu/
Una volta raggiunto il sito, cosa dobbiamo fare per notificare il nostro ingresso in territorio italiano?
La prima volta dobbiamo creare un account, digitando un indirizzo e-mail (quale nome utente) e una password sicura. Una volta confermata la validità del nostro indirizzo elettronico potremo inserire i dati del nostro viaggio.
E le difficoltà qui non mancano...
Tra le principali c'è il fatto che il Paese di provenienza va ricercato in una lista in inglese. Per la Svizzera dobbiamo quindi digitare "SW" e poi indichiamo il valico di entrata in Italia. Passaggio non evidente perché bisogna inserire la località esatta in cui si trova la dogana. Nel caso di Chiasso-Autostrada sceglieremo "Brogeda / valico turistico", e non commerciale, rispettivamente "Piaggio Valmara" arrivando da Brissago, o "Villa di Chiavenna" per le provenienze dalla Val Bregaglia.
Altri campi sono l'orario di partenza e i propri dati personali, molti dei quali neppure obbligatori... e in questo caso è emersa una chicca...
Riguarda il fatto che il Formulario elettronico dovrebbe permettere di localizzare il cittadino straniero in territorio italiano, ma possiamo tranquillamente saltare le caselle "città, regione e provincia" nel comunicare l'indirizzo temporaneo di soggiorno. Gli unici dati obbligatori sono infatti "la via" e un numero di appartamento.
Infine la questione dell'Azienda sanitaria locale...
Infatti l'ultimo passaggio per notificare l'ingresso richiede un click per confermare che - una volta passato il confine - ci rivolgeremo all'Azienda sanitaria competente per la zona della nostra prima tappa. Essendo però la sanità di competenza regionale, ci limitiamo al caso del ticinese che si reca nelle zone di Como e Varese, e vi resta per meno di 36 ore. Basta inoltrare la copia elettronica del modulo all'indirizzo e-mail: rientro.estero@ats-insubria.it.