La vicenda giudiziaria di Eolo Alberti solleva anche interrogativi politici. Perché la Lega dei Ticinesi ha insistito proprio sul sindaco di Bioggio, arrestato la scorsa settimana con l’accusa di appropriazione indebita e amministrazione infedele, come nuovo membro del Consiglio d’amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale? E questo nonostante la sua figura non raccogliesse grandi favori all’interno dello stesso CdA dell’EOC - a partire proprio dal presidente Paolo Sanvido, pure lui leghista. Ma nemmeno, a quanto sembra, in Consiglio di Stato. Secondo nostre fonti, infatti, soltanto Norman Gobbi avrebbe visto di buon occhio la nomina di Alberti.
E allora perché insistere proprio su Eolo Alberti?
“Era stata fatta una valutazione anche da parte della Segreteria del Gran Consiglio e non erano emerse particolarità, per cui il Parlamento ha fatto la sua scelta”, risponde il vice-coordinatore della Lega Gianmaria Frapolli.
Sembra che quattro consiglieri di Stato si sarebbero opposti alla nomina di Alberti nel CdA dell’EOC. Può confermarmelo?
“No, non è un dato che conosco e quindi non posso esprimermi”, dice Frapolli.
Come sono state accolte le critiche di Sanvido dal coordinamento della Lega?
“Sicuramente sono affermazioni importanti sulle quali anche noi, internamente, stiamo facendo delle riflessioni. Ricordo che queste scelte erano state prese dall’allora consiglio esecutivo della Lega e non dal coordinamento”.
In questa vicenda si incastra anche quella della nomina del procuratore pubblico Alvaro Camponovo, figlio del dottor Claudio Camponovo, socio di Eolo Alberti in Hospita Suisse. Alvaro Camponovo proposto da voi, quando la vostra capogruppo in Parlamento, Sabrina Aldi, aveva preso il posto di Alberti proprio nella società ora sotto la lente della magistratura. Forse troppi legami... Non avete bisogno di nuovi volti?
“Ma quello dei nuovi volti è un problema di tutti i partiti. Per quanto riguarda la nomina, nello specifico è una nomina che è stata anch’essa approvata dal Gran Consiglio. Sicuramente la politica si deve interrogare e noi dobbiamo interrogarci. Dobbiamo riuscire a suscitare più interesse nella politica. Dobbiamo evitare che casi come questi purtroppo si manifestino, ma soprattutto auspicare che vengano chiariti il più in fretta possibile. Se continueranno a uscire problematiche di questo tipo, di certo non aiutiamo il Paese ad avere fiducia. Questo è un tema della politica in generale, è un tema anche del nostro movimento”.