Ticino e Grigioni

Galeazzi invitato a occupare il seggio

Successione di Marco Borradori: il Municipio di Lugano ha scritto all'esponente UDC, che potrebbe rispondere già lunedì

  • 25 agosto 2021, 20:05
  • 20 novembre, 19:48
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CSI 18.00 del 25.08.21 - Il servizio di Luca Berti

RSI Info 25.08.2021, 20:01

  • ©Ti-Press/Luca Crivelli
Di: CSI-Berti-Lara/eb 

È partita nel primo pomeriggio di mercoledì dal Municipio di Lugano la lettera a Tiziano Galezzi, primo subentrante nell'Esecutivo cittadino sulla lista Lega-UDC, dopo l'improvvisa scomparsa del sindaco Marco Borradori. Galeazzi - che in questo momento si trova fuori dal cantone - ha dieci giorni di tempo per rispondere.

Ma già lunedì potrebbe consegnare la sua decisione scritta. A questo punto, giovedì 2 settembre potrebbe esserci l'insediamento, con l'entrata formale in Municipio e la successiva ripartizione dei dicasteri. Si aprirebbe così la procedura per la ricerca di un nuovo sindaco, in presenza di un solo candidato che verosimilmente sarà l'attuale vicesindaco Michele Foletti.

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CSI 18.00 del 25.08.21 - Il servizio di Romina Lara

RSI Info 25.08.2021, 20:00

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La vicenda giudiziaria italiana

Il politico democentrista alcuni anni fa era rimasto coinvolto nell'inchiesta italiana "Pecunia olet". Una vicenda di presunto riciclaggio per cui si è sempre dichiarato innocente, ma che sul fronte italiano risulta sempre aperta.

L'inchiesta della procura di Bergamo per reati tributari e fallimentari risale al 2011 e aveva avuto un'appendice ticinese. Al centro delle indagini, che avevano portato inizialmente al sequestro di 10 milioni di euro, c'era un'imprenditrice bresciana, residente nel Luganese. Secondo gli inquirenti italiani avrebbe svuotato società edili e trasferito il denaro verso conti svizzeri, di San Marino e Singapore. Sul registro degli indagati erano finiti anche due consulenti ticinesi, fra cui appunto Tiziano Galeazzi che - lo ricordiamo - ha sempre negato ogni addebito.

La donna era una cliente di vecchia data, aveva spiegato lui: l'aveva seguita anni prima lavorando in banca, solo come consulente patrimoniale e secondo le regole bancarie dell'epoca. Per gli inquirenti, lui e l'altro consulente ticinese avrebbero l'avrebbero assistita nel trasferire all'estero i capitali sospetti.

Nell'aprile del 2018, la procura di Bergamo ha chiesto il rinvio a giudizio per 6 persone, compreso il deputato dell'UDC. Circa un mese più tardi, il Tribunale penale federale di Bellinzona, ha smontato il reato di riciclaggio: i soldi (si parla di 5 milioni e mezzo di euro) sarebbero infatti stati versati in Svizzera prima dei reati contestati in Italia.

In Italia l'incarto è tutt'ora pendente. Il legale di Galeazzi, da noi raggiunto, ci ha infatti confermato che si attende la decisione del giudice sull'eventuale celebrazione di un processo. Sempre per la posizione del suo assistito, ha riferito, il giudice potrebbe anche decidere per l'archiviazione. Un'udienza preliminare in programma lo scorso marzo, era stata rinviata. Da allora è tutto fermo.

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