Sviluppi nell’inchiesta Pecunia Olet, aperta in Italia per far luce sul presunto riciclaggio di denaro frutto di reati tributari e fallimentari, e che vede coinvolti un’imprenditrice bresciana residente a Lugano e il granconsigliere e consigliere comunale luganese Tiziano Galeazzi (vd. correlati). Il Tribunale penale federale, con una sentenza pubblicata lunedì, ha infatti confermato il sequestro in Svizzera di oltre 3,9 milioni di euro.
Una decisione che fa seguito ad un ricorso dell’indagata e dei suoi genitori, che chiedevano lo sblocco dei conti. Altri 1,5 milioni saranno invece sbloccati: secondo gli inquirenti sono frutto di omesso versamento di imposte; reato tuttavia non contemplato in Svizzera e quindi non è possibile dare seguito al principio di doppia punibilità.
La sentenza segnala anche errori di natura procedurale commessi dalla procura italiana e smonta il reato di riciclaggio. "I soldi sarebbero stati versati nelle banche svizzere prima del reato tributario contestato dall’Italia", scrivono i giudici elvetici.
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