Il Parlamento retico ha approvato a larga maggioranza una mozione col fine di adeguare le basi legali per il finanziamento degli ospedali. Il Governo potrà così concedere dei prestiti ai nosocomi. Il pacchetto di aiuti raggiungerà i 100 milioni di franchi.
Le difficoltà finanziarie degli ospedali hanno tenuto banco durante gran parte dell’ultima giornata della sessione del Gran Consiglio grigionese. Secondo l’intervento del granconsigliere Christian Morf (UDC) i deficit dei nosocomi grigionesi dal 2019 al 2023 sono aumentati notevolmente, raggiungendo quota 23 milioni di franchi. Per far fronte a questa difficile situazione il Parlamento ha dibattuto su due mozioni, definite durante il dibattito “chiamate d’emergenza rivolte alla politica”, che presentano terapie diverse.
Un pacchetto da 100 milioni
La cura che è stata approvata da 106 deputati è quella definita da alcuni parlamentari “a lungo termine”. Si tratta della mozione del granconsigliere Philipp Wilhelm (PS), che ha incaricato il Governo di adeguare le basi legali per il finanziamento degli ospedali del Canton Grigioni. Secondo i firmatari e l’Esecutivo questa è la via giusta per far sì che anche in futuro l’assistenza sanitaria decentralizzata funzioni. “Serve un’analisi complessiva e approfondita con misure coordinate a corto, medio e lungo termine”, ha detto il granconsigliere Maurizio Michael (PLR) durante il dibattito. “Non servono solo misure finanziarie, ma anche strutturali”. Pure secondo il parlamentare UDC Jan Koch sono necessari dai tre ai quattro anni per ricalibrare il sistema.
Malgrado i problemi finanziari di diverse strutture, il Consigliere di Stato Peter Peyer (PS) ha sottolineato che l’assistenza medica nei Grigioni è garantita. “Anche se gli ospedali non appartengono al Cantone, il Governo ha deciso di dare contributi più alti agli ospedali nel 2025”, ha detto in Parlamento. Concretamente si parla di 5,5 milioni in più di contributo per le prestazioni di base fisse previsti nel preventivo dell’anno prossimo. Oltre a ciò il Governo vuole apportare diverse modifiche legali per dare più margine di manovra agli ospedali e consentire all’Esecutivo di concedere dei prestiti ai nosocomi per superare i periodi di difficoltà finanziaria. Questi prestiti più i contributi creeranno un pacchetto complessivo di 100 milioni di franchi per aiutare gli ospedali.
Partiti frammentati
La terapia definita da alcuni granconsiglieri a “breve termine” è stata invece proposta dalla deputata Martina Beeli (Centro). La mozione chiedeva al Cantone di assumersi i costi del buco finanziario che viene a crearsi fra le tariffe troppo basse e le prestazioni nel settore ambulatoriale. Per diversi granconsiglieri si tratterebbe solo di una misura palliativa, limitata nel tempo. Secondo il Consigliere di Stato Peyer sarebbe l’ospedale cantonale di Coira a trarre maggior vantaggio da questo approccio. Dunque i problemi finanziari degli ospedali regionali non verrebbero risolti.
La mozione ha diviso i partiti. Alla fine il parlamento l’ha bocciata con 79 voti a 34.