Anche nei Grigioni riprende lunedì, la scuola in presenza, e a pieno regime: principio cardine della riapertura è l’impossibilità di fare lezioni a distanza e, di conseguenza, di suddividere in due parti le classi, come invece avviene in Ticino. Allo stesso tempo, le norme di distanziamento sociale valgono solo per i docenti, che non potranno avvicinarsi agli allievi né tra di loro, e per i genitori, ai quali è esplicitamente vietato entrare nelle scuole o raccogliersi nelle aree circostanti. Per gli allievi, invece, si è deciso di rinunciare alla misura, pur imponendo loro il divieto di condividere bevande o cibo.
Decisioni che trovano l’appoggio di Romano Losa, direttore delle scuole secondarie di avviamento pratico del Moesano, per il quale "è praticamente impossibile che degli adolescenti o dei bambini della scuola elementare o dell’infanzia riescano a mantenere queste distanze".
Di diversa opinione molti genitori, soprattutto del Moesano, i quali si sono rivolti per iscritto agli istituti scolastici e che sono sostenuti da Nicoletta Noi-Togni, granconsigliera e sindaca di San Vittore.