Domani ci sarà la ripresa delle lezioni per circa 25'300 allievi di scuole medie ed elementari, mentre per la scuola dell'infanzia rimane ai genitori la facoltà di scelta.
C'è anche chi però, magari anche desiderandolo, a scuola non potrà tornare, come si evince dalla testimonianza che riguarda lo studente di prima media Raul, con la sua patologia, rilasciata alla RSI. Già, perché sebbene il coronavirus, secondo le ipotesi attuali, si diffonda poco tra i bambini e il decorso della malattia sia generalmente più lieve, alcuni ragazzi restano a rischio.
La mamma del giovane studente che non andrà a scuola domani, e di altri tre bambini, racconta la preoccupazione all'inizio di questa pandemia, le molte domande che si è posta e la relativa tranquillità una volta osservato che tutto si è "bloccato", "perché - dice - permetteva a noi di vivere come gli altri". Già, perché questa famiglia le norme igieniche "aumentate" come il lavarsi spesso le mani o l'uso di dispositivi di protezione, le conosce e le pratica da molto tempo prima della pandemia. Fanno parte della loro normalità.
La famiglia dello studente ha visto come un'esperienza positiva la scuola a distanza, la quale ha permesso di gestire in maniera proficua il tempo tra lezioni e terapie come è possibile ascoltare dalla loro voce nell'audio allegato.
CSI delle 18.00 del 10.05.2020 - Il servizio di Laura Dick
RSI Info 10.05.2020, 21:18
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Anche il direttore della Divisione della scuola, Emanuele Berger, ha rilevato come questo modello abbia avuto importanti luci come nella testimonianza della famiglia ticinese, con pure qualche svantaggio: si pensi alla possibilità di "perdere" quegli allievi meno motivati e quelli considerati già allievi difficili da seguire. La valutazione finale è tuttavia positiva, compreso il lavoro dei docenti che "si sono dovuti reinventare la professione in 6 settimane".
"Da domani sperimenteremo questo nuovo metodo - spiega Berger - che è l'insegnamento misto, almeno per le scuole medie, che rimarrà in parte a distanza su piattaforme ed avremo così modo di capire come funziona e farne tesoro. Anche perché è possibile, se non probabile, che a settembre ci troveremo in una situazione analoga ed è importante avere un modello perfezionato".