Ticino e Grigioni

Hackerato anche il CSCS di Lugano

Diversi supercomputer in tutta Europa sono stati presi di mira dai pirati informatici

  • 18 maggio 2020, 12:16
  • 22 novembre, 19:20
00:38

PP 12.00 del 18.05.20: le spiegazioni del vicedirettore del CSCS Michele Delorenzi al microfono di Darco Degrussa

RSI Info 18.05.2020, 14:15

  • keystone

Diversi supercomputer in Europa, tra i quali anche il Piz Daint del Centro svizzero di Calcolo scientifico (CSCS) a Lugano, hanno subito un attacco informatico negli scorsi giorni.

Il CSCS ha bloccato, già lo scorso giovedi ogni accesso per effettuare le verifiche del caso ed individuare eventuali danni, furto di dati o altro. Il Centro auspica di poter consentire gli accessi ai ricercatori già nei prossimi giorni.

L'attacco dei pirati informatici, che, come accennato, ha coinvolto svariati supercalcolatori in diversi paesi europei è abbastanza inusuale proprio per la sua ampiezza. Ne spiega i motivi il vicedirettore del Centro luganese Michele Delorenzi: "un attacco come quello degli ultimi giorni che ha preso di mira molti supercalcolatori, in Svizzera come in diversi paesi europei è la prima volta che lo vedo. Già in passato il nostro Centro ha subito attacchi dai pirati informatici, con fortune alterne, ma siamo sempre riusciti a mantenere puliti e funzionali i nostri sistemi".

Stando all'ultima edizione della lista Top500 dei computer con la maggiore potenza di calcolo al mondo lo svizzero Piz Daint è attualmente sesto.

DD/Swing


02:23

Hackerati i cervelli europei della scienza

Il Quotidiano 18.05.2020, 23:05

Correlati

Ti potrebbe interessare