La magistratura ticinese ha aperto d’ufficio un’inchiesta sugli scontri di domenica alla Valascia e la lista di reati ipotizzati dal procuratore pubblico Nicola Respini comprende sommossa, danneggiamenti, esposizione a pericolo della vita altrui e violenza contro i funzionari.
L'inchiesta si scontra però con la difficoltà di identificare i tifosi violenti. Per condannare una persona, sottolinea il procuratore generale Andrea Pagani, bisogna dimostrare che abbia commesso un reato. Un compito reso difficile dai volti coperti dei violenti e dall'omertà che vige nell'ambiente.
Un aiuto potrebbe venire dall'identificazione sistematica dei tifosi ospiti, già messa in atto dal HC Losanna, i cui vertici hanno chiesto alla Lega di rendere obbligatoria la misura.
CSI/sf