Ticino e Grigioni

I disabili vogliono abbattere la "barriera politica"

Si è concluso il corso di formazione che aveva l'obiettivo di incentivare una maggiore inclusione e partecipazione alla cosa pubblica

  • 17 febbraio 2023, 22:38
  • 20 novembre, 11:55
02:49

Ancora poche le persone disabili in politica

Il Quotidiano 17.02.2023, 20:00

Di: QUOT/Red MM. 

Sono ben più di un milione e mezzo le persone con una disabilità in Svizzera, ma meno dell’1% di loro è impegnata in politica. Per invertire questa tendenza è stata lanciata una formazione, che si è appena conclusa con una tavola rotonda. Una decina le persone che negli scorsi mesi hanno partecipato a questi corsi di formazione politica, due di loro hanno deciso di candidarsi alle prossime elezioni.

"Le barriere ci sono e sono dell’idea che tanto lavoro dobbiamo farlo noi in prima persona per abbatterle", dice alla RSI Daniele Raffa, candidato al Gran Consiglio. "Se andiamo incontro ai normodotati, termine che a me non piace, questi ostacoli possono cadere più facilmente". Sulla stessa linea è anche Marco Altomare, anche lui candidato: "Penso che dobbiamo venirci incontro un po’ tutti, tra società e politica".

Sul principio dell'inclusione delle persone disabili tutti d’accordo, lo dimostra l’approvazione quasi plebiscitaria lo scorso ottobre dell’articolo costituzionale sul riconoscimento della lingua dei segni, ora però si tratta di metterlo in pratica. "Stiamo lavorando a diversi livelli - afferma il consigliere di Stato Raffaele De Rosa -. Innanzitutto una verifica di diverse legge settoriali per capire se c’è la necessità di fare delle modifiche. Ma anche in termini operativi sono state aggiornate delle pagine internet del Cantone, tradotte in lingua facile". Pensando proprio alle elezioni del 2 aprile, continua il direttore del DSS, è prevista una traduzione in lingua dei segni.

Questo per rimuovere le molte barriere linguistiche e fisiche che ancora purtroppo permangono, un rapporto dell'ONU da questo punto di vista non è molto tenero con la Svizzera e poi ci sono le barriere mentali. "Da un lato bisogna fare in modo di eliminare gli ostacoli e una certa discriminazione che impedisce a queste persone di partecipare. Dall’altro - sottolinea Danilo Forini, direttore cantonale di Pro Infirmis - occorre dare uno stimolo proattivo a tutti per una maggiore partecipazione”.

Il prossimo 24 marzo una sessione parlamentare a Berna sarà interamente dedicata alle persone con disabilità e tra i presenti ci saranno anche due ticinesi.

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