Ticino e Grigioni

I farmaci contro il coronavirus

Il punto con Enos Bernasconi su antivirali e antinfiammatori, i due medicamenti utilizzati in Ticino

  • 14 dicembre 2021, 07:02
  • 20 novembre, 19:03
03:27

Cure farmacologiche contro il covid

Il Quotidiano 13.12.2021, 20:00

Di: Quotidiano/FD 

Mascherine, distanziamento sociale, vaccino, ma non solo. Oltre agli ormai noti strumenti per combattere il coronavirus, ci sono anche i farmaci. Sono attualmente due i medicamenti utilizzati in Ticino: gli antivirali (gli anticorpi monoclonali) e gli antiinfiammatori. "Gli anticorpi monoclonali devono essere somministrati nei primi giorni dei sintomi, idealmente nei primi due, al massimo nei primi cinque per essere veramente efficaci", spiega Enos Bernasconi, specialista di malattie infettive dell'Ente ospedaliero cantonale.

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Per questa ragione è basilare che i medici di base testino precocemente i pazienti a rischio con sintomi influenzali, perché passati i primi cinque giorni la terapia antivirale si indebolisce... e si passa agli antinfiammatori: "Siamo già in una fase in cui il danno in vari organi, ma soprattutto nei polmoni, viene fatto dall'infiammazione, che nasce da una reazione eccessiva del corpo contro il virus. Allora diamo degli antinfiammatori, come il cortisone o farmaci più selettivi, come il Tocilizumab e il Baricitinib".

Per quanto riguarda invece le cure da casa il consiglio è quello, in uno stato stazionario, di utilizzare il paracetamolo, ma torniamo alla "novità" (introdotta prima dell'estate): agli anticorpi monoclonali. Attualmente ne vengono somministrati due tipi, uno dei quali sviluppato dall'Istituto di ricerca in biomedicina di Bellinzona: "È un anticorpo interessante per due aspetti: dai primi dati emerge che sarà attivo anche contro la nuova variante Omicron e, rispetto alla concorrenza, ha una durata di vita nel sangue più lunga".

Passi importanti nella lotta contro il coronavirus, anche perché i continui studi stanno monitorando l'efficacia dei singoli farmaci, ad esempio gli antinfiammatori vanno somministrati quando c'è fabbisogno di ossigeno, mentre, come detto, gli anticorpi perdono la loro efficacia dopo cinque giorni dall'inizio della malattia.

La grande attesa ora? Gli antivirali in pastiglie, da somministrare ai pazienti a rischio il prima possibile, così da evitare il più possibile decorsi gravi.

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