Inizierà con un passivo milionario l’avventura del Lugano Arte e Cultura (LAC). Lo rivela il Giornale del popolo che pubblica i contenuti dell'atteso Piano strategico per i primi tre anni di vita della struttura.
Andando nel dettaglio si scopre che per il 2015 il business plan del direttore generale Michel Gagnon prevede un deficit di 6,244 milioni. L’anno dopo è sempre all’insegna del segno meno ma si scende a 5,1 milioni. Nel 2017 il disavanzo si assesta infine a quota 5,366 milioni.
Tra le spese dominano quelle per il personale: 2,7 milioni nel 2015, poi 2,6.
Tra entrate sono invece tre le voci dominanti: eventi (526.000/2,25 milioni/2,33 milioni), servizi a favore del Museo (0/2,38/2,38 milioni) e autosilo (850.000/900.000/950.000). Meno incidente la voce servizio ticketing, ferma a 178.400 franchi.
SP