Commercio online e diritti dei consumatori sono stati i temi che hanno tenuto occupata sabato l’ACSI, l’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana, riunitasi nel tardo pomeriggio in assemblea.
È innegabile che il commercio online si stia imponendo sempre più, spiega la segretaria generale Laura Regazzoni Meli: “Parallelamente aumentano tuttavia anche i problemi, sia a livello di diritti dei consumatori che per quanto riguarda l’impatto ambientale o il fenomeno degli acquisti compulsivi, facilitati dalla possibilità di comprare di tutto a qualsiasi ora del giorno e della notte”.
Altrove questo tipo di commercio sta persino mettendo in discussione ruolo e redditività dei grandi centri commerciali. “Stiamo solo intravvedendo quello che potrà succedere – continua Laura Regazzoni Meli –, ma magari un giorno al posto dei centri commerciali avremo i centri di smistamento dove arriveranno i pacchetti da tutto il mondo da distribuire ai consumatori. Sarà veramente un grande cambiamento”.
Cambiamenti che oggi l’ACSI ha però auspicato in altri ambiti, come i costi della salute, mirando a ridurre le operazioni non necessarie o cercando di introdurre, anche in Svizzera, la possibilità di intentare delle azioni collettive a maggior difesa dei consumatori.