Il Tribunale penale ha fissato la data del processo al sedicente nipote dell’ultimo imperatore etiope, Hailé Selassié, che nel 2021 fu arrestato in Lussemburgo e poi estradato in Ticino. Il dibattimento, della durata prevista di due giorni, si aprirà il 28 settembre.
Alla sbarra il 66enne dovrà rispondere di truffa per mestiere e falsità in documenti. Un raggiro da quasi 13 milioni di franchi, che sull’arco di un decennio avrebbe compiuto a spese di tre investitori ticinesi.
L’uomo, che respinge ogni addebito, si presentava appunto come il discendente del “re dei re”. In questo modo li avrebbe convinti a finanziare una presunta trattativa con lo Stato tedesco per l’incasso di vecchi bond, emessi dalla Germania dopo la prima Guerra Mondiale.
Titoli – assicurava – del valore di miliardi, grazie ai quali avrebbe garantito loro lauti guadagni. A più riprese sarebbe riuscito così a farsi consegnare somme notevoli. Solo nel 2016 avrebbe ottenuto oltre cinque milioni e mezzo di franchi.
Per l’imputato, che alla fine di aprile ha cominciato a espiare anticipatamente la pena, Borelli chiederà più di cinque anni di carcere. La Corte delle Assise Criminali sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta.
Il sedicente principe etiope a processo
Il Quotidiano 25.05.2022, 21:00