Per la prima volta dall'agosto 2021 il livello del lago Maggiore nella stazione di rilevamento di Locarno è tornato a valori pari alla sua altezza media. Stando ai dati dell'Osservatorio Ambientale della Svizzera italiana (OASI), grazie alle precipitazioni degli ultimi giorni, l'acqua ha raggiunto quota 193,43 metri (valore delle 10:50 del 2 maggio) riportando il Verbano in prossimità del livello annuo medio (pari a 193,47, secondo i dati UFAM). Solo il 30 aprile si trovava a 193,23 metri, ancora al di sotto anche della media 2010-2023 (193,35 metri).
Dopo una sostanziale assenza di importanti piogge dallo scorso dicembre, sono quindi risultate decisive le perturbazioni giunte attorno al 20 aprile e negli ultimi due giorni. Nelle ultime 48 ore, secondo i dati rilevati da MeteoSvizzera, sono caduti 58,8 litri d'acqua al metro quadrato a Locarno-Monti, 53,6 a Magadino, mentre in alcune stazioni più a monte, dove scorrono fiumi facenti parte del bacino imbrifero del lago, ne sono stati registrati 64,3 a Mosogno, 44 a Robièi o 26,8 anche ad Airolo.
La ridotta percentuale di superficie lacustre rispetto al totale del bacino imbrifero (circa il 3%) rende da sempre il lago sudalpino soggetto a importanti aumenti della sua altezza in occasione di precipitazioni persistenti o forti temporali. Le scarse precipitazioni che hanno caratterizzato la regione sudalpina nel 2022 e nei primi mesi del 2023 avevano come noto influito anche sull'afflusso di acqua verso la più grande riserva idrica ticinese, che nell'agosto 2022 ha toccato un minimo di 192,4 metri.
Nonostante la siccità è tempo di orto
Il Quotidiano 30.04.2023, 19:00