Ticino e Grigioni

Il castagno ticinese sempre più vulnerabile

I cambiamenti climatici stressano gli alberi e li rendono più deboli di fronte a malattie come il cancro del castagno e il mal dell’inchiostro - Oggi sono rimasti solo 400 ettari di selve castanili (a inizio ‘900, tra Ticino e Grigioni, si contavano più di 9’000 ettari)

  • 23 settembre, 19:41
  • 27 settembre, 13:20
03:39

Tempo di castagne: in Ticino è iniziata la raccolta

SEIDISERA 23.09.2024, 19:26

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Di: Seidisera / RSI Info 

Con l’arrivo dell’autunno in Ticino si dà il via alla raccolta delle castagne e sebbene l’importanza del “pane dei poveri” non sia più quella di una volta, il loro significato storico resta fortemente radicato nella tradizione locale. Giorgio Moretti, presidente dell’Associazione dei Castanicoltori, ci ricorda che il castagno non è solo un frutto, ma un simbolo di sopravvivenza per le popolazioni a sud delle Alpi, con una storia di oltre 2’000 anni.

Oggi, però, il castagno affronta una nuova sfida: i cambiamenti climatici. “È una delle specie arboree che più soffre; l’alta temperatura e la scarsità di precipitazioni mettono l’albero sotto stress idrico, rendendolo più vulnerabile a malattie come il cancro del castagno e il mal dell’inchiostro. Questo deterioramento può portare, in casi estremi, alla morte degli esemplari di castagno”, spiega Marco Conedera, dell’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio.

A inizio Novecento, tra Ticino e Grigioni, si contavano oltre 9’000 ettari di selve castanili, mentre oggi ne rimangono attivamente gestiti solo 400. La riduzione non è solo quantitativa, ma riflette anche la sfida di preservare un patrimonio naturale che, in passato, ha garantito la sussistenza delle comunità locali.

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