Ticino e Grigioni

Il nodo del telelavoro sull'asse Ticino-Berna

Il tema, assieme ai progetti viari, è tra quelli toccati nell'incontro tra la deputazione alle Camere e il Consiglio di Stato

  • 15 febbraio 2023, 19:30
  • 24 giugno 2023, 04:38

Le priorità sull'asse Ticino-Berna

Il Quotidiano 15.02.2023, 20:00

Di: QUOT/Red MM.

Il collegamento A2-A13, che consentirà al Locarnese di collegarsi alla rete autostradale, non è che uno dei progetti che il Ticino vorrebbe vedere sbloccati nel corso di quest’anno.

È una delle priorità fissate nell’incontro di oggi, mercoledì, del Consiglio di Stato con la deputazione ticinese alle Camere: "Sembra che non manchi molto a chiudere il cerchio - dichiara alla RSI il presidente della deputazione, Fabio Regazzi -. Mi auguro che nel corso di quest’anno si trovi un accordo tra tutte le parti in causa. Così da poter, per lo meno, partire con la progettazione. Per la realizzazione si parla comunque di alcuni decenni".

Non è il solo tema toccato, visto che il Ticino guarda alle decisioni di Berna anche per i grandi progetti della ferrovia: il completamento di AlpTransit a sud di Lugano, o la gestione del traffico merci nel Gambarogno.

Passando invece all'economia e al mondo del lavoro, restano d'attualità le difficoltà relazionali con l'Italia. L'accordo sui frontalieri si è sbloccato, ma non l'accesso ai mercati finanziari, lo stralcio della Svizzera dalle blacklist e la regolamentazione del telelavoro dei frontalieri.

Su quest’ultimo problema in sospeso, arriva la critica del presidente del Governo ticinese: "Si vede - sottolinea Claudio Zali - un’intenzione fiscale dell’autorità italiana che mal si concilia con la flessibilità che sarebbe richiesta in queste situazioni. Nuovamente constato, lo dico a titolo personale, che l’Italia è molto presente quando ha interesse ad un certo tipo di accordo e più elusiva quando l’interesse sarebbe della controparte elvetica”. Gli effetti sulle circolazione si stanno facendo sentire: “Non è che il telelavoro avesse liberato le strade - dice Zali -, ma siamo tornati a pieno regime post Covid e il traffico stradale ne soffre”.

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