Sono le ultime ore per votare alle elezioni comunali ticinesi: domenica 14 aprile alle 12:00 si chiuderanno infatti le urne. Ma c’è ancora un po’ di tempo per votare: al seggio o per corrispondenza. E sono già in molti ad avere già imbucato la scheda. A Lugano sono oltre 12’000 le schede rientrate, il 35% degli aventi diritto. A Mendrisio la percentuale è del 36%, in calo rispetto alle elezioni precedenti. A Bellinzona circa il 30% dei cittadini hanno già espresso il loro voto mentre a Locarno la percentuale sfiora il 40%.
La volata insomma è lanciata, anche a Sorengo dove il Quotidiano ha incontrato il segretario comunale Arnaldo Bernasconi che segue le elezioni da ben 40 anni. “Il grosso delle schede arriva ormai negli ultimissimi giorni, addirittura alla domenica: il seggio è aperto ma le persone infilano la busta nella buca delle lettere per non, tra virgolette, affrontare l’ufficio elettorale”, spiega alla RSI.
Il voto per corrispondenza generalizzato è stato introdotto nel 2015 e oggi solo poche persone si recano di persona al seggio a depositare la busta nell’urna. “Direi che il distacco tra la cittadinanza e il senso di appartenenza alla comunità è aumentato: una volta l’appuntamento elettorale era anche l’occasione per conoscersi; ricordo che dopo alcuni anni conoscevo quasi tutte le persone per nome, cognome, ma anche data di nascita e attinenza! Perché le vedevo al seggio per elezioni o votazioni più volte all’anno: oggi invece è tutto spersonalizzato”. Inoltre, secondo Bernasconi, “oggi le persone sono sempre più critiche ed esigenti, ma anche meno consapevoli di ciò che fa lo stato e che fa il comune”.