La produzione di pellet è tornata in Ticino, più precisamente a Biasca. Il progetto attinge a materie prime della regione, risponde all’aumento della domanda e l’investimento da quasi 1 milione e 600’000 franchi è stato sostenuto anche da 50’000 franchi di denaro pubblico.
Un po’ di storia...
Era l’estate del 2011 quando la “Tecno Pellet” chiudeva, lasciando il Ticino senza una produzione di questo materiale nel cantone. Ai tempi le vendite erano insufficienti e c’era difficoltà nel reperire la materia prima, il legno di abete. Esattamente 13 anni dopo, però, il progetto proposto dalla “Nuova Energia Ticino Sa” riporta la produzione di questa fonte di energia, rinnovabile e particolarmente rispettosa dell’ambiente, nel Cantone.
Il presente del pellet
“Noi è da diversi anni che lavoriamo, producendo energia dal legno tramite cippato - ha riferito alla RSI Lorenzo Zanetti, uno dei proprietari di Pelleticino - e ci sembrava opportuno produrre energia anche producendo pellet, visto anche i quantitativi che ci sono in Canton Ticino per produrlo. Produciamo il pellet ticinese con legno di abete (che ritiriamo dalle aziende forestali del cantone) e, in parte, anche con la segatura (prodotta dalla segheria Filippi di Airolo)“.
Quanto ha aiutato l’evoluzione del prezzo del pellet che, all’inizio del conflitto in Ucraina, è improvvisamente esploso?
“Adesso il prezzo attuale è sceso a confronto di quello che era un paio di anni fa. È chiaro che noi, producendo pellet in Ticino, abbiamo dei costi che in altre parti della Svizzera interna, o addirittura nei Paesi dell’Est, non hanno. Il nostro prezzo si basa praticamente sul costo effettivo, dobbiamo vendere a un prezzo non certo competitivo, come può esserlo quello dei Paesi dell’Est”. Zanetti spiega che c’è forte concorrenza con alcuni, che si improvvisano in questo settore, e anche con altri, che fanno arrivare camion di materiale per poi immetterlo sul mercato a prezzi abbastanza stracciati, con un pellet non di qualità.
In questo contesto potrebbe valer la pena puntare anche sulle aziende. Vi sono dei contatti di questo tipo?
“Al momento no, perché ci sono dei medi-impianti che funzionano a pellet, ma noi siamo appena entrati sul mercato, mentre loro hanno contratti con fornitori della Svizzera interna e questi contratti durano qualche anno. Noi dobbiamo essere pronti alla scadenza di questi contratti”.
L’impianto è in funzione da tre/quattro mesi e l’intenzione è di arrivare a produrre 1’000/1’500 tonnellate entro fine dicembre. A pieno regime si può però produrre fino a 4’000 tonnellate di pellet all’anno.