Un 26enne e un 28enne, entrambi di cittadinanza svizzera e residenti oltre San Gottardo, sono stati fermati e interrogati in relazione al grave incendio divampato nel Gambarogno.
Lo hanno reso noto, in un comunicato diffuso giovedì, il Ministero pubblico ticinese e la polizia cantonale. Gli accertamenti, si precisa, hanno permesso di stabilire le cause probabili del rogo: sarebbe stato un fuoco acceso durante un bivacco notturno nell'area dell'alpe di Neggia, che i due pensavano di aver spento del tutto prima di coricarsi. Da giovedì 13 gennaio è in vigore il divieto assoluto di accendere fuochi all'aperto.
Rogo nel Gambarogno, due fermi
SEIDISERA 02.02.2022, 19:38
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La principale ipotesi di reato nei loro confronti è quella di incendio colposo. L'inchiesta è coordinata dal procuratore pubblico Simone Barca.
Nel caso in cui la loro responsabilità venisse confermata saranno chiamati anche a onorare una fattura molto salata. Il costo per la lotta a un incendio come quello del Monte Gambarogno ammonta a circa 150'000 franchi al giorno, secondo una stima fatta dal capo della sezione forestale Roland David ai microfoni alle RSI.
Nella stessa nota si ribadisce che, fino a nuovo avviso, l'accesso alla frazione di Indemini e all'area interessata dalle operazioni di spegnimento resta precluso per ragioni di sicurezza.
Monte Gambarogno, rogo ancora attivo
Telegiornale 02.02.2022, 13:30