“Con l’aumento dell’intensità del vento è aumentata anche l’intensità delle fiamme e si sono riattivati vari focolai. Inoltre, ora c'è del nevischio portato dal vento: le condizioni per operare sono dunque sfavorevoli”. Samuele Barenco, comandante dei pompieri di Bellinzona, ha fatto il punto durante la trasmissione SEIDISERA sulle operazioni di spegnimento del vasto incendio che imperversa da domenica nei boschi sul versante sud del Monte Gambarogno. Un incendio che interessa un'area boschiva di 100 ettari e che, sottolinea Barenco, non è ancora sotto controllo.
Le fiamme avanzano, trascinate dal vento che si è alzato nelle ultime ore: la priorità dei pompieri – una trentina di uomini coadiuvati da sei elicotteri, quattro militari e due civili – è quindi quella di evitare che il rogo raggiunga la strada e le abitazioni. Le difficoltà sono però molteplici: la zona interessata dalle fiamme è impervia, di difficile accesso; inoltre, lo sviluppo rapido delle fiamme potrebbe precludere le vie di fuga ai pompieri, la cui sicurezza deve quindi essere garantita.
“L’estensione per fortuna per ora non è cambiata, le fiamme sono aumentate di intensità, ma all’interno del perimetro”, aggiunge Barenco, responsabile delle operazioni di spegnimento, ricordando tuttavia che anche la giornata di martedì si preannuncia molto ventosa.
Le prime immagini dall'elicottero: le fiamme a poche decine di metri dalla cantonale e da alcune costruzioni
RSI Info 31.01.2022, 13:13
Decine di persone sfollate
Le fiamme sono divampate domenica; Indemini e le sue frazioni si trovano a pochi metri dal rogo e per questo motivo diverse decine di persone sono state sfollate: oggi, lunedì, non hanno potuto fare ritorno nelle loro abitazioni e stando agli ultimi aggiornamenti non potranno rincasare neppure domani. Molte si sono trasferite da parenti e amici, mentre una decina di persone hanno trovato rifugio a Quartino, presso i locali della protezione civile.
Le testimonianze
“Tutto bruciava sopra di noi: le fiamme si vedevano bene, poi la polizia, verso le 23.30, ci ha chiamati intimandoci di lasciare le nostre case e raggiungere l’alpe di Neggia, dove abbiamo ricevuto l’aiuto della protezione civile”, spiega ai nostri microfoni uno degli abitanti delle case lambite dalle fiamme.
"È veramente un inferno lì sopra, spaventoso. Tutto il bosco è in fiamme" racconta un altro degli sfollati, che ha potuto osservare l'incendio avvicinarsi al paese domenica, prima di lasciare la casa in tarda serata.
L’intervento, come detto, è iniziato domenica, ma è impossibile stabilire quando terminerà, potrebbero volerci giorni prima di contenere definitivamente l’avanzata dell’incendio. Incendio di cui, per il momento, non si conoscono le cause.
Condizioni che di solito si presentano da marzo
Incendi e cambiamento climatico
SEIDISERA 31.01.2022, 19:34
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Siccità, vento e manco di neve anche in quota hanno permesso all'incendio di svilupparsi rapidamente. Queste condizioni, sottolinea Marco Conedera, dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio, normalmente si presentano in marzo e aprile, quando il sole è più alto e scalda i boschi ancora privi di foglie. Una situazione simile si era presentata nel 2016, quando un grosso incendio si era sviluppato a Chironico.
Gambarogno in fiamme
Telegiornale 31.01.2022, 13:30