Le accuse mosse alla gestione dei concorsi da parte dell'ufficio tecnico cantonale in relazione ai risultati dell'inchiesta svolta dalla COMCO sugli appalti nei Grigioni hanno indotto il Consiglio di Stato a disporre un'inchiesta esterna. L'ex primo procuratore pubblico di Zurigo Andreas Brunner dovrà esaminare i processi di aggiudicazione in seno al settore dell'amministrazione pubblica. In particolare nel periodo compreso tra il 2004 e il 2012, preso in esame dalla Commissione della concorrenza che la scorsa settimana ha sanzionato quello che ha definito il più grosso cartello del settore delle costruzioni.
Per anni, ha stabilito la COMCO, sette imprese della Bassa Engadina hanno manipolato i concorsi, spartendosi i lavori del genio civile e dell'edilizia con un danno per gli enti pubblici e privati di oltre 100 milioni di franchi. Concorsi che, stando a quanto riferito dai domenicali, alle ditte erano noti ancor prima della pubblicazione.
Verifiche sull'operato della polizia
L'inchiesta esterna dovrà anche fare luce sull'operato della polizia intervenuta nei confronti dell'impresario che con la sua segnalazione ha fatto scattare le indagini sul cartello. Lui, tramite il suo avvocato, sostiene che, arrestandolo e ricoverandolo coattamente in clinica psichiatrica, si volesse punirlo dopo le sue rivelazioni costategli anche - ha rivelato a Republik.ch - isolamento sociale, fallimento professionale, problemi familiari e minacce di morte. Il corpo guidato da Walter Schlegel (candidato UDC al Governo), da parte sua, sostiene invece di essersi mosso poiché c'era un rischio per la sua incolumità e quella di altri.
Diem/DaPa/ATS/Notiziario 15.00